All’arrembaggio

Impavido, al grido di battaglia «Arrivaaa… l’onda!» il bambino si slancia verso il mare. Il fondale è molto basso, le onde minuscole, ma poiché anche il bambino è molto piccolo, riescono a spruzzargli dritto in faccia. Lui ride e la cavalca  senza paura, si scrolla l’acqua dal viso come un cagnolino, saluta la mamma e la nonna: «Io vado via! Poi torno!» e si incammina, verso l’infinito e oltre. La mamma fa finta di annegare: «Cado! Aiuto!»

«Ci sono io», grida il piccolo correndo in suo soccorso. «Ti salvo io!»

Altri bimbi hanno materassini e fenicotteri gonfiabili:

«È mio!», esclama il piccolo andando all’arrembaggio.

«Io sono bello, tu sei brutto», chiarisce all’attonito interlocutore.

«Dario! Non si dice così! Come sono i bimbi?»

«Sono brutti.»

«No! Non sono affatto brutti! Come sono?»

«Sono belli. Brutti nooo!», conclude, ipocrita.

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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12 risposte a All’arrembaggio

  1. Enri1968 ha detto:

    Ha già capito tutto!
    😉

  2. Raffa ha detto:

    Tutti bellissimi i bimbi!

  3. marisasalabelle ha detto:

    Vaglielo a spiegare, a lui!

  4. chiccoconti ha detto:

    Orgoglio e gelosia!

  5. Speranza ha detto:

    Mmm. Farà il politico 😂

  6. Bergontieleonora ha detto:

    È simpaticissimo il tuo nipotino, 😄.

  7. marisasalabelle ha detto:

    Sì, è davvero molto simpatico!

  8. Kikkakonekka ha detto:

    Direbbero qualsiasi cosa, pur di ottenere l’approvazione dei grandi.
    Simpatico.

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