Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Sono un’insegnante in pensione. Nel tempo libero faccio un po’ di volontariato e aiuto mia cognata Elena con la sua libreria, Les Bouquinistes. Mi piace leggere e scrivere.
Marisa Salabelle
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Gentile Marisa,
non so mica se lei è figlia o la sorella di Maurizio Salabelle, leggevo il suo nome ogni tanto su Vibrisse. Non ho mai conosciuto Maurizio, ma sono amico di Dario Voltolini e ogni tanto in Italia, anni fa, ci incontravamo, soprattutto in Liguria, e mi parlava di Maurizio. E io rimandavo sempre. Qualche settimana fa mi trovavo nella libreria Bonardi di Amsterdam, perché vivo in Olanda da quasi trent’anni, e ho trovato Il caso del contabile e lo trovo molto bello. A volte mi trovo a Pistoia a parlare di libri con Paolo Tesi, la sera giro per le vie, entro nelle librerie, in quella dove trovo sempre il mio amico Carifi, ora cercherò anche gli altri libri, e lo dirò a Dario e un giorno a Maurizio.
La saluto cordialmente, con un augurio,
marino magliani
Sono la sorella di Maurizio. Grazie per le sue gentili parole; è incredibile pensare che abbia trovato un libro di Maurizio ad Amsterdam! Se le capita di venire a Pistoia, faccia visita a mio fratello Sergio, che ha aperto una libreria: si chiama “Les Bouquinistes”, è in via dei Cancellieri n° 5. Saluti, Marisa
Buonasera Marisa,
Di solito presento i miei libri al Museo Marini, passerò senz’altro da suo fratello.
La libreria italiana Bonardi di Amsterdam ha il più fornito catalogo di narrativa italiana che io conosca.
Cordiali saluti,
marino
salve, immagino che di ex alunni dell’itis ne abbia avuti a battaglioni; io sono bonacchi raffaele della 5a c 1991-92. ricordo che per qualche minuto si leggeva il giornale in classe e a lei non interesseva il calcio. proprio oggi ho pensato di cercare la mia ex insegnante di lettere di prima e seconda, passanisi di cui non ricordo il nome. saprebbe dirmi qualcosa della “collega”? intanto saluti ed in gamba per l’insegnamento
Uau! Il 1991-92 è stato il mio primo anno all’Iti… Ricordo bene la classe che si diplomò quell’anno, anche se non ricordo i visi di tutti: eravate al secondo piano… Era il primo anno che insegnavo alle superiori ed ero un po’ preoccupata perché non mi sentivo preparata quanto avrei voluto. E’ vero, il calcio non mi ha mai interessato…
E’ bello che tu ti sia ricordato di me. Purtroppo non so nulla della collega Passanisi, di cui ricordo, anch’io, solo il cognome. Grazie per essere passato di qui. Marisa
Ho appena saputo che una mia amica ha vinto un posto nella classe di concorso A051. Quando mi ha raccontato com’è andato l’esame orale, ci sono rimasto di stucco: anche a lei hanno chiesto “Alcune poesie di Ripano Eupilino”… sarà stato il Suo stesso esaminatore?
Ah ah! Questa è bellina davvero! Considera che io quel concorso l’ho fatto nel 1984… Immagino che l’esaminatore di allora sia andato in pensione. Ma forse si tramandano la domanda di padre in figlio…
Tra l’altro la mia amica ha avuto molta sfortuna: ha vinto il concorso, ma non c’era un posto per lei né nella sua città di preferenza (ovviamente Firenze), né nelle città che lei aveva indicato come seconda e terza scelta (Bologna e Perugia). Lei mi ha detto che a questo punto i casi sono 2:
– La mandano in una quarta città;
– La “congelano” fino al prossimo ciclo di tfa, al quale lei accederebbe di diritto come vincitrice in esubero del ciclo precedente.
Che Lei sappia, come funziona in questi casi?
Non ne ho la minima idea. C’è una tale confusione e sovrapposizione normativa… Tanti auguri alla tua amica!
Io spero vivamente che la mia amica non debba rimanere a braccia conserte fino al prossimo ciclo di tfa: se lo rifanno tra 10 anni lei entrerebbe di ruolo ad un’età da pensione, e se non lo rifanno proprio si ritroverebbe con una vittoria inutile.
Ovviamente spero anche di non trovarmi nella sua stessa situazione. Le farò sapere… grazie per la risposta! 🙂
http://www.huffingtonpost.it/2015/06/08/texas-blitz-della-polizia-a-un-party-afro-in-piscina_n_7533468.html
Che ne pensa?
Sono una persona che difficilmente si scandalizza. Anche per le cose più tragiche e/o moralmente abiette, io sono sempre quello che cerca di sdrammatizzare e di trovare qualcosa di positivo. Eppure, appena ho letto questo, Le confesso che mi sono scandalizzato moltissimo. Sono profondamente schifato dalla sola idea che qualcuno possa prendere un romanzo, tagliuzzarlo come più gli piace e poi mettere in commercio quest’opera vilipesa come un libro a tutti gli effetti, con la stessa dignità dell’originale. Tra l’altro Le faccio notare che Stieg Larsson è morto, e quindi non può in alcun modo difendersi dall’operazione barbara che è stata fatta sul suo libro.
So che la Bignami fa questo lavoro da sempre, ma è una cosa ben diversa, perché sono pubblicazioni rivolte ad un target molto ristretto: qua invece, comprando una pagina intera di giornale, si vuole lanciare a tutti il devastante messaggio che è uno spreco di tempo comprare e leggere il romanzo intero, quando puoi goderti quello tagliuzzato nel tempo di un film.
L’Italia, i cui filologi per secoli hanno dedicato la vita a ricostruire le opere originali seguendo con rispetto religioso la volontà dell’autore, adesso butta quest’impostazione culturale dalla finestra, al grido di “Tagliuzzare è bello, leggersi il libro intero è da sfigati.” Sono profondamente avvilito.
Quando ero piccola, i miei genitori erano abbonati a “Selezione dal Reader’s digest”. Era un mensile che aspettavo con ansia e leggevo con grande interesse. C’erano storie strappalacrime, barzellette, aneddoti e rubriche molto curiose, tra cui ricordo “Sono il fegato (o il cuore, o la milza…) di Gianni”, che spiegava il funzionamento dei vari organi del corpo. Un’altra rubrica famosa era “Un libro condensato”: ogni mese veniva proposto un classico, in forma riassunta. Devo confessare che grazie ai libri condensati di Selezione e agli adattamenti della gloriosa collana “La scala d’oro” di Utet mi sono avvicinata in età precoce alla letteratura.
Con questo voglio dire che l’iniziativa dei “distillati” non mi ha meravigliato più di tanto. Certo, io sono dell’idea che i libri bisogna leggerli per intero… ma Pennac, per esempio, rivendica tra i diritti del lettore quello di saltare le pagine o abbandonare l’opera. Riguardo a questa iniziativa in particolare, bisognerebbe vedere come l’operazione è stata condotta, se gli autori (o gli eredi, nel caso di Larsson) hanno autorizzato… etc. Tutto ciò non impedisce alla gente di leggersi l’edizione integrale delle opere, ma forse può avvicinare alla lettura qualcuno che altrimenti non leggerebbe. Quindi…
Domanda bonariamente provocatoria: quindi, se quelli di Centauria volessero tagliuzzare Efisia, lei glielo farebbe fare? 😉
Naturalmente l’autore ama la sua creatura e non le cambierebbe una virgola, ma quando, come me, è passato attraverso letture, critiche, suggerimenti e editing, si rende conto che nessun capolavoro è veramente tale in assoluto…
Io, chiaramente, vorrei che tutti leggessero il mio libro così come l’ho scritto io, ma intanto bisognerebbe sapere che tipo di proposta hanno avuto gli autori di quei testi distillati, che cosa si aspettano da una simile iniziativa… Si tratta di best sellers, quindi sono stati letti integralmente da molte persone; forse la versione distillata potrebbe farli conoscere anche a chi non altrimenti non li avrebbe mai letti,oppure far venire la curiosità di leggere l’originale a chi si è accostato al distillato. Più banalmente, penso che gli autori si aspettino dei buoni guadagni da questa operazione.
Di Larsson ho letto tutta la trilogia e mi è piaciuta molto, però in effetti si tratta di libri un po’ lungotti. Mazzantini non la leggo; La solitudine dei numeri primi non mi è piaciuta, quindi non piangerò per i tagli.
A mio giudizio Lei sbaglia a voler fare dei distinguo. La volontà dell’autore va rispettata per principio, non importa se il libro è prolisso o meno, bello oppure brutto.
C’è di più. L’operazione di Centauria va bloccata (o almeno delegittimata il più possibile) per gli effetti devastanti che ha non solo sui libri, ma anche sulla mentalità dei lettori.
Di Centauria detesto anche lo stile comunicativo. Quelli della Bignami non cercano minimamente di far passare il messaggio che i loro riassuntini sono in qualche modo migliori dei testi originali: al massimo dicono che con i loro libri si può studiare in meno tempo. Questi di Centauria invece sono molto più presuntuosi, perché ti dicono che nei loro libri trovi la stessa trama, gli stessi personaggi e le stesse emozioni, risparmiando in tempo di lettura e soldi. Una protervia vomitevole.
Manderò senz’altro una mail di protesta non solo a Centauria stessa, ma anche a tutti gli organi culturali che mi verranno in mente, e La esorto a fare lo stesso. Mi scusi per la durezza dello sfogo, ma quando si difende la cultura non ci si indigna mai abbastanza.
Ma chi ti dice che la volontà degli autori non sia rispettata? Secondo me la cosa non può aver luogo senza che gli autori lo sappiano e senza che venga loro corrisposto un compenso o che maturino dei diritti. Credi che taglino i libri di Mazzantini o Giordano a loro insaputa? Larsson è morto, ok, ma avranno parlato con gli eredi…
Immagino che sia come quando si fa un adattamento televisivo o cinematografico: gli autori acconsentono!
Il caso Bignami è diverso perché si tratta di classici, sui quali non esistono più diritti d’autore.
Infine: nessuno impedisce alla gente di leggersi i libri in versione integrale!
Parlavo di volontà dell’autore in senso filologico. Ogni autore dispone il testo in un certo modo, soppesando ogni parola, e creando un romanzo in cui anche la parte più piccola e apparentemente banale è preziosa nell’economia del testo. Una volta ultimata questa disposizione (anche con il supporto di eventuali collaboratori), il testo assume una sua sacralità, e quindi non deve essere toccato per nessun motivo. Anche se l’autore per vile denaro ti autorizza a metterci mano, tu non devi farlo.
Se passa l’idea che un’opera d’arte può venire tranciata come un quarto di bue, qua diventa una giungla. Io nel mio piccolo sto cercando di evitare questo imbarbarimento: in questo modo, anche se dovessi fallire e l’operazione di Centauria dovesse rivelarsi un successo, almeno avrò la coscienza a posto.
Le segnalo questa recensione del Suo libro: https://dilettieriletti.wordpress.com/2015/10/14/lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu-di-marisa-salabelle/.
Grazie! Ne sono uscite diverse su blog specializzati in recensioni: approfitto della tua gentilezza per linkarle qui, se qualcuno fosse interessato a vederle.
Via via che escono le condivido sul mio profilo facebook, l’ultima è del 22 gennaio.
Ho avuto anche recensioni su quotidiani, La Nazione, L’Unione sarda, La Repubblica Firenze, Il Cittadino di Lodi, e qualche segnalazione su riviste.
http://devilishlystylish2011.blogspot.it/2015/07/lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu.html
http://milanonera.hotmag.me/lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu/
http://oubliettemagazine.com/2015/07/23/intervista-di-irma-loredana-galgano-a-marisa-salabelle-autrice-de-lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu/
http://www.reportpistoia.com/cultura/item/25022-l-opera-prima-di-marisa-salabelle-presentata-alla-libreria-les-bouquinistes.html
http://www.mangialibri.com/libri/l%E2%80%99estate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu
http://www.lafenicebook.com/2015/09/recensione-lestate-che-ammazzarono.html
http://parliamodilibriblogletterario.blogspot.it/2015/09/chiacchierando-con-lautore-marisa.html
http://www.youbookers.it/articolo/2015-10-05/UN-LIBRO-IN-3D-5
http://www.sulromanzo.it/blog/l-estate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu-di-marisa-salabelle
https://dilettieriletti.wordpress.com/2015/10/14/lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu-di-marisa-salabelle/
http://www.giuseppepreviti.it/2015/10/25/lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu-di-marisa-salabelle-piemmeunata/
http://www.perunaltracitta.org/2015/09/19/l-apparenza-come-sempre-inganna-storia-di-immigrati-a-pistoia/
http://labottegadilibri.blogspot.it/2015/10/recensione-lestate-che-ammazzarono.html
http://contornidinoir.it/2016/01/marisa-salabelle-lestate-che-ammazzarono-efisia-caddozzu/
Mi pare che siano tutte, fino a ora. Più le recensioni dei lettori su anobii, amazon e ibs.
Ho cominciato a leggere il tuo blog. Esprimi opinioni che sembrano chiare e decise su questioni sociali e politiche della nostra attualità. Non ho capito se sono d’accordo su tutto (siamo portati a ragionare per categorie e posizionamenti) ma tante cose le condivido e mi interessa seguirti.
Grazie, mi fa molto piacere! Non siamo certo obbligati a condividere le stesse idee al cento per cento…
E io leggo il tuo interessante blog sui libri!
A proposito di libri… anch’io ne ho pubblicato uno… 😉
Eccomi a seguirti! avere gusti in comune è una buona partenza! ciao, Pina
Grazie Pina, e benvenuta! ❤
Complimenti.
Grazie!
Grazie Marisa per essere passata da me e complimenti per il tuo blog e i tuoi articoli. Ornella
Grazie a te!
Questa recensione mi ha convinto a comprare il libro di cui parla, e ho pensato che potesse interessare anche a Lei: https://vitaminevaganti.com/2020/11/07/hotel-nord-america-di-giacomo-mameli/
Giacomo Mameli è un mio conterraneo… vedrò di procurarmi il libro, grazie per la segnalazione.
P.S.: un’altra famosa storpiatura dal latino al sardo. “Procedenti ab utroque” (dal Tantum ergo) diventa “proceddeddus a ogus trottus”, ovvero “porcellini con gli occhi storti”!
Il porcellino sardo è una specialità che non ho mai avuto il piacere di assaggiare, anche perché la Sardegna è una delle poche regioni italiane che non ho mai visitato (insieme alla Sicilia e la Valle d’Aosta: in pratica mi mancano le regioni più fuorimano). Tuttavia, essendo un grande amante sia dell’arrosto che della carne di maiale, non vedo l’ora di colmare la lacuna! 🙂
A dispetto di tutte le argomentazioni degli animalisti e dei vegani, ti assicuro che il porcellino è squisito. Appena riavremo la libertà di spostamento, devi assolutamente andare in Sardegna!
Seguirò il Suo consiglio! 🙂
Scusa Marisa, posso parlarti/scriverti? Hai una mail? Sempre che ti vada di darmela…
Grazie
certo. marisa.salabelle@tin.it