Freschi di nomina

Il governo del cambiamento.

Stefania Pucciarelli, nota antisemita, antirom, simpatizzante dei forni crematori, presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani.

Simone Pillon, cattolico integralista, nemico delle donne, titolare di un pessimo disegno di legge, ansioso di trovare il modo per abolire il divorzio e l’interruzione di gravidanza, costringendo, così dice, le donne a partorire (legate a un letto, immagino) vicepresidente della commissione Infanzia e Adolescenza.

Si aspettano a breve altre nomine:

Barbablù Commissario per la difesa delle mogli sottoposte a violenza, la Regina Grimilde alla tutela delle giovani donne, Attila supervisore a parchi e giardini.

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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9 risposte a Freschi di nomina

  1. lallaerre ha detto:

    sarà “divertente” vedere chi presiederà e comporrà la famigerata commissione di controllo sulla divulgazione scientifica in Rai, che qualcuno del m5s propone di istituire…

  2. marisasalabelle ha detto:

    Il mago Othelma, immagino

  3. Lucy the Wombat ha detto:

    Meglio di qualunque distopia

  4. marisasalabelle ha detto:

    Che se uno l’avesse scritto in un romanzo, tutti avrebbero detto, eh, via! Non è verosimile…

  5. wwayne ha detto:

    La nomina della Pucciarelli è così palesemente contraddittoria da sembrarmi una voluta provocazione. E’ un modo per dire: dopo un governo improntato al buonismo, noi dimostriamo di essere di tutt’altro avviso mettendo dei leghisti radicali anche nei posti che richiederebbero tutt’altro pedigree.
    Va detto comunque che nel suo quinquennio il PD non è stato sempre buonista: verso la fine provò a fare marcia indietro, affidando il ruolo di ministro dell’interno ad un uomo (Minniti) che sui migranti era giusto un filino meno a destra di Salvini. E se Minniti dovesse diventare il nuovo leader del PD, a quel punto la sinistra dimostrerebbe di voler continuare a scimmiottare la destra, nonostante questa strategia si sia già rivelata fallimentare.

  6. marisasalabelle ha detto:

    Penso anch’io che sia una provocazione. Dobbiamo mettere qualcuno ai diritti umani? E noi ci mettiamo qualcuno che nemmeno sa cosa siano.
    Su Pillon, so cosa ne pensi tu e tu sai cosa ne penso io, perciò non polemizzeremo.
    Quanto a Minniti e al PD… come sai, mi sono definitivamente allontanata da quel partito grazie a Renzi e soprattutto grazie allo sbirro Minniti e alla sua politica antimigranti, che è tuttora il suo vanto e ciò per cui viene ancora lodato (ho letto proprio oggi un’intervista a Giorgio Gori che ne caldeggia la candidatura e ne augura la vittoria alle primarie).

    • wwayne ha detto:

      Minniti ha tentennato a lungo prima di accettare la candidatura a leader del PD: questo mi fa pensare che non volesse esporsi prima di essere certo della vittoria al 100%. E quindi, dato che alla fine è sceso in campo, mi sa proprio che Lei dovrà accettarlo come nuovo leader del suo schieramento. O cambiare partito, come hanno già fatto tanti elettori di sinistra passati al M5S. Escludo invece che Lei vada all’estremo opposto, votando per un partito di destra: chi nasce tondo non muore quadro.

  7. marisasalabelle ha detto:

    Ma io, mio caro, non sono un’elettrice del PD!

    • wwayne ha detto:

      Lo so, per questo ho detto leader del Suo schieramento (il centrosinistra) e non del Suo partito. Ad ogni modo, il partito per cui ha votato il 4 Marzo si può considerare praticamente estinto, quindi temo proprio che Lei dovrà ritornare all’ovile del PD, o migrare verso il M5S. Ci sarebbe anche la terza via dell’astensionismo, ma sono convinto che una professoressa di Storia come Lei, consapevole del fatto che molti italiani sono morti per darci il diritto di votare, non si abbasserà mai a compiere una tale ignominia.

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