Lollo e le squadracce

E per concludere con un tocco di surrealismo questa discussione su fascismo e antifascismo, così come su censura, protesta e repressione, ecco le parole del ministro Lollobrigida, quello che vorrebbe inserire per decreto il formaggio italiano nei menu di tutti i ristoranti: di fronte agli episodi di contestazione che si sono verificati a Torino, in occasione della Conferenza degli Addetti scientifici e spaziali e degli Esperti agricoli 2024 ospitata dal Politecnico con ministri e rappresentanti delle istituzioni, non ha esitato a parlare, a proposito dei manifestanti, di “squadracce che tentano di usare gli stessi metodi condannabili che il fascismo usava all’epoca”.

Ora, anche ammettendo che la manifestazione studentesca abbia avuto degli aspetti aggressivi, col tentativo di entrare nel Politecnico, bandiere bruciate, qualche sasso lanciato, non dimentichiamoci quali erano i metodi usati dalle squadracce fasciste: botte, incendi, olio di ricino, omicidi. Circa 700 persone morirono in Italia nel periodo d’oro dello squadrismo fascista, prima ancora che questo salisse al potere. Così, tanto per ricordarcelo e non fare paragoni poco azzeccati.

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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13 risposte a Lollo e le squadracce

  1. sircliges ha detto:

    Beh sì, le squadracce studentesche tentano di usare proprio gli stessi metodi – tranne l’olio di ricino, bisogna ammetterlo: non è ecologicamente sostenibile, difficile da smaltire, fa male all’ambiente…

    Per quanto riguarda invece le botte ci siamo ampiamente. Per incendi e omicidi, se finora non ci è scappato il morto, il merito non è certo di chi ha messo in pratica la violenza, ma di chi l’ha giustamente fermata (anche con il legittimo uso della forza pubblica).

  2. marisasalabelle ha detto:

    Non avevo dubbi che tu fossi al cento per cento d’accordo con il buon Lollo, un autentico genio che abbiamo ricevuto in dono. Ti consiglio però un buon ripasso della storia italiana dal 1919 al 1922 in modo da poter valutare le differenze tra movimenti studenteschi, quand’anche eccessivi e talora violenti, e le squadre d’azione fasciste, finanziate dalla borghesia agraria, coperte dalla Polizia, che andavano casa per casa a cacciare e menare e purgare chiunque professasse idee diverse dalle loro. Vedrai che le differenze le trovi!

    • newwhitebear ha detto:

      Non è colpa sua se non conosce la storia dal 1919 al 1922. Mi pare che sia stata abolita o quasi a scuola e poi si ferma alla prima guerra mondiale.

      • marisasalabelle ha detto:

        Questo non è vero. Da molti anni tutto l’ultimo anno delle superiori è dedicato al Novecento. Siccome però è un secolo molto intenso e pieno di avvenimenti, non sempre si riesce ad arrivare molto oltre la Seconda guerra mondiale. Io quando insegnavo approfondivo molto la prima metà del secolo, poi riuscivo a fare una panoramica del dopoguerra nel mondo e l’Italia fino alla fine degli anni ’70

      • newwhitebear ha detto:

        Non metto in dubbio che tu l’abbia fatto .

      • marisasalabelle ha detto:

        Me ne facevo un punto d’onore… volevo che i ragazzi sapessero qualcosa di quegli anni.

      • newwhitebear ha detto:

        Questo depone a tuo favore perché hai fatto quello che dovrebbe essere lo standard nella scuola. Però, se non ricordo male, le ore di storia si sono ridotte e in alcuni ordini di scuola accorpati con altri insegnamenti. Quindi diventa difficile studiare gli eventi del novecento che meritano di essere approfonditi per capire certe dinamiche. Ad esempio i motivi che hanno spinto alla nascita e alla crescita del fascismo, del nazismo, ai motivi dello scoppio della seconda guerra mondiale. E poi c’è tutto il dopoguerra da esplorare. Insomma il percorso scolastico della storia dovrebbe essere rivisto ma come al solito ai nostri politici fa venire l’orticaria.
        Ma quanti insegnanti hanno fatto come te?

  3. recensioni53 ha detto:

    Volendo sempre vedere, per attitudine, il bicchiere mezzo pieno osservo che “squadracce che tentano di usare gli stessi metodi condannabili che il fascismo usava all’epoca” esprime almeno un giudizio molto negativo verso le squadre d’azione fasciste.

    • marisasalabelle ha detto:

      Io ci vedo mistificazione (nulla in comune tra le proteste studentesche, anche le più aggressive, e le squadre fasciste) e il tentativo di “fare d’ogni erba un fascio” (mai così appropriato…): tutti fascisti, nessuno fascista. In ogni caso, raccomando a Lollobrigida di studiarsi bene la storia.

  4. luisa zambrotta ha detto:

    Purtroppo molta gente presta fede alle parole dell’imparziale Lollo!

  5. marisasalabelle ha detto:

    Persona sulla cui affidabilità e competenza ognuno di noi ha potuto farsi un’opinione

  6. silviatico ha detto:

    Lollo? Braccia rubate all’agricoltura. Espressione di quel fascismo rozzo e strisciante che si ostina ad arrampicarsi sugli specchi, per nascondere la miseria umana che traspare da ogni parola di questi individui che un’amalgama di interessi indicibili ha messo al governo. Non invidio proprio quelli che cercano di difenderli: altro che doversi arrampicare sugli specchi!

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