Crimini di guerra

La corte penale internazionale dell’Aja ha spiccato  diversi mandati d’arresto per crimini di guerra e contro l’umanità: verso tre dirigenti di Hamas e verso Benjamin Netanyahu e Yoav Gallant, il ministro della Difesa israeliano. Quello simpatico, che disse che i palestinesi erano “animali umani” e che, come del resto il suo capo, è convinto della necessità di sterminare Hamas, intendendo per Hamas tutta la popolazione palestinese. No, ma loro conducono una “guerra etica”: prima di bombardare lanciano volantini e fanno sapere alla popolazione che se ne deve andare dal posto che bombarderanno. Che gentili! E mentre masse di disgraziati scappano verso luoghi cosiddetti sicuri vengono colpiti da quelle bombe che scappando avrebbero dovuto evitare. Non compiono crimini di guerra, i governanti di Israele, prima di tutto perché non riconoscono l’autorità di nessun ente, persona o divinità che glieli possa imputare, secondo perché non è un crimine ammazzare i terroristi, e in Palestina sono terroristi tutti, anche i bambini sopra i quattro anni, che là i bambini crescono alla svelta, e se a quattro anni gli metti in mano un sasso lo tirano, un’arma e colpiscono, non sono bambini, sono terroristi belli e buoni. E io penso a mio nipote, che di anni ne ha proprio quattro, e se abitasse in Palestina sarebbe già considerato un potenziale criminale, un animale umano che si può anche ammazzare senza rimorso.