Gigino e Peppino sono due bambini molto beneducati. Gigino ha i capelli corti corti e la faccetta seria della prima comunione, Peppino ha un ciuffetto ribelle che rimette al suo posto con mano noncurante e un buffo nasino a trombetta. Entrambi sono sempre eleganti, impeccabili, mai sudati, mai con un ginocchio sbucciato o una candela al naso. Sembravano fatti l’uno per l’altro, ma essendo tutt’e due ambiziosi e desiderosi di primeggiare alla fine hanno litigato. Gigino si è portato via 62 omini Playmobil di Peppino e Peppino c’è rimasto male, ma non gliel’ha data vinta, e ha detto, ah ah, ora sono più forte di prima. Peppino è assolutamente euroatlantista, invece Gigino è assolutamente euroatlantista. Gigino da parte sua è intenzionato a difendere l’Ucraina, e anche Peppino lo è, ci mancherebbe. Ma su una cosa Peppino non transige: l’appoggio al governo. Ha giurato che sarà sempre leale e fedele. Mentre Gigino l’appoggio al governo non glielo toglierà mai, più leale e fedele di lui non ce n’è.
Marisa Salabelle
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Un partito marcescente e in evidente decomposizione
Sembra proprio di sì
Un peccato che i M5S finisca con questa disgregazione, perché ha alimentato per alcuni anni la speranza di un nuovo modo di fare politica.
Evidentemente ci meritiamo la “vecchia” politica.
Secondo me, come scrive anche Silviatico sotto, fin dall’inizio erano presenti tutte le ragioni per diffidare del M5S
Guarda, non devo di certo difendere il M5S.
Ma con tutte le schifezze perpetrate negli anni da Silvio, Renzi, Salvini, Sinistra e compagnia, un po’ di credito credo che ce l’avessero, ed infatti all’inizio fecero il botto.
Sì, avevano credito e avevano anche alcuni buoni valori, anche se io non ho mai creduto che si possa essere “né di destra né di sinistra”, ma fin dalle origini c’era il baco, che poi si è mangiato tutta la mela
Purtroppo non ne veniamo fuori.
I partiti tradizionali ci hanno portato allo stato attuale delle cose, se nemmeno le forze politiche “nuove” riescono ad essere all’altezza, significa che il nostro destino economico e politico è segnato.
Verso il basso.
Purtroppo
Di che stupirsi? Già nella sceneggiata idiota con Bersani a suo tempo, era insita la fine, questa fine ingloriosa.
Sono d’accordo!
Io sinceramente è dal famoso Vaffa-Day che ho definitivamente capito che i 5S erano un partito di buffoni (in fondo il loro padrone era il buffone n.1).
Le loro proposte sono sempre state populiste, buone solo per attirare i voti degli scontenti. Ed infatti presero tantissimi voti. Poi alla prova dei fatti si sono rivelati il nulla fatto di nulla. La loro dissoluzione sarà solo un bene. Chissà, magari quel poco di sinistra esistente in Italia (non il PD che con la sinistra non ha niente a che vedere) capirà di unirsi per iniziare a difendere davvero le classi più disagiate della popolazione (altro che riduzione dei parlamentari).
La penso esattamente come te!
Ricordo benissimo il fallito inciucio tra Bersani e i grillini a cui fa riferimento silviatico. Bersani aveva passato l’intera campagna elettorale del 2013 ad insultare il Movimento 5 Stelle, con frasi del tipo “Grillo vuole governare sulle macerie”; poi dopo le elezioni scoprì che i voti dei grillini gli avrebbero fatto un gran comodo per formare un governo, e quindi ebbe la faccia tosta di presentarsi da Grillo e chiedergli di allearsi con lui. Grillo ovviamente lo mandò a quel paese, e fece benissimo: di idiota in quell’episodio ci fu soltanto l’idea di Bersani che una proposta così sfacciata potesse venire accolta.
Tra l’altro Bersani passò MESI INTERI a cercare di convincere i grillini ad allearsi con lui, nonostante fosse chiaro fin dal primo giorno che loro non avrebbero mai accettato: questo significa che Bersani pur di non abbandonare il suo sogno di diventare presidente del Consiglio ha tenuto paralizzato il paese per mesi interi, e si è ridotto a supplicare in ginocchio Grillo dopo averlo insultato a ripetizione fino al giorno prima. Questo la dice lunga sul suo valore umano prima ancora che politico.
Riguardo al Suo post, ha ragione, Di Maio e Conte sono molto simili, nel senso che sono entrambi privi di contenuti politici. Non sono né di destra né di sinistra, possono sostenere oggi una posizione e domani il suo esatto contrario, perché a muoverli è soltanto la sete di potere. Ma in questi tempi difficili il popolo ha bisogno di una guida salda: di conseguenza, se non hai una visione e non rimani coerente con te stesso non hai nessuna chance di farti votare. Si spiega così l’exploit di Giorgia: la sua visione può non piacere, ma intanto ce l’ha e non la cambia di una virgola, e questo la fa apparire una Wonder Woman in confronto a tutte le banderuole che oggi dicono una cosa e domani ne fanno un’altra.
Nonostante ciò, Giorgia è ancora dietro al PD, e quindi ha bisogno di allearsi con Salvini e Berlusconi per superarlo alle elezioni del prossim’anno. Si tratta di un’alleanza che lei è molto riluttante a stringere, perché Salvini e Berlusconi l’hanno già tradita una volta (quando hanno rieletto Mattarella contro il suo volere), e chi tradisce una volta lo farà altre cento. Inoltre, Salvini e Berlusconi sono troppo machisti per accettare di venire comandati da una donna, anche se il suo partito è il più votato della coalizione.
Io invece non mi faccio di questi problemi: io valuto la persona e la sua visione, a prescindere dal sesso a cui appartiene. E la visione di Giorgia è qualcosa di grandioso: non lo dico per provocarLa, ma perché lo penso davvero. Se un giorno Giorgia vedrà attuato il suo progetto politico, sono convinto che farà brillare gli occhi anche a Lei.
Non credo proprio. Giorgia Meloni ha una visione della società che è l’esatto contrario della mia. Le riconosco fiuto politico e intelligenza, ma non desidero proprio che prenda il potere!
Lei è più simile a Giorgia di quanto potrebbe pensare. Siete entrambe donne, entrambe madri, entrambe sarde… e anche politicamente avete qualcosa in comune, ovvero l’odio per Draghi. Il nemico del mio nemico è mio amico, dice la Bibbia (più precisamente Esodo 23:22), e in base a questo ragionamento ci sono tutti i presupposti perché tra Lei e Giorgia scocchi la scintilla. Da Fratello d’Italia mi auguro che scocchi in tempo per le elezioni del 2023.
No, guarda… non c’è pericolo. Come ti ho detto, la sua visione della società è completamente diversa dalla mia. Anche Anna Maria Franzoni è una madre ma non per questo mi somiglia…
Mai dire mai nella vita. Anch’io pensavo che non avrei mai potuto apprezzare un bibbianese, poi il buon governo di Giani mi ha fatto cambiare idea. Com’è andata la presentazione di ieri?
Bene, pubblico attento e interessato, buone vendite
Mi fa molto piacere che Il ferro da calza sia partito con il piede giusto! Grazie per la risposta! 🙂
Alcuni stanno già facendo andata e ritorno…perchè qualcuno più sveglio di altri ha fatto due calcoli…cistifellea permettendo.
Già… non sanno più con chi stare, poveretti
La favola dei due galletti nello stesso pollaio.
Mi domando come il partito della goliardia possa ambire di governare? Poi la favoletta uno vale uno che in realtà si recita uno vale nessuno all’infuori del capo.
Va be’… stendiamo un velo pietoso…
e facciamoci due grasse risate
Al di là di come è finita, la mente non era Grillo e nessuno di quei ridicoli al parlamento, ma Casaleggio era lui che dettava la linea, Grillo è stato il volto. Morto Casaleggio padre è crollato tutto.
Sì, è vero. Umanamente mi dispiace che sia morto prematuramente, politicamente è stato un bene perché era un vero esalatato