«Che bella idea questo viaggio in treno! E in un vagone di lusso, elegantissimo! Sembra quasi di essere sull’Orient Express…»
«Ordiniamo qualcosa , così mangiamo un boccone mentre discutiamo della nostra missione a Kiev. Tu cosa prendi, Mario?»
«Spaghetti allo scoglio.»
«E tu, Olaf?»
«Oh, io gradirei dei wurstel con crauti e senape. Emmanuel, tu cosa ordini?»
«Rane fritte, per me. E ora vediamo: cosa dobbiamo dire a Volodia?»
«Che siamo dalla sua parte, ça va sans dire.»
«Che noi siamo per la pace.»
«Ovvio. Ma attenzione: dev’essere Volodia a decidere che pace vuole. Come sono gli spaghetti, Mario?»
«Squisiti. Perfettamente al dente. E le tue salsicce, Olaf?»
«Deliziose.»
«Qualcuno gradisce un cosciotto di rana?»
Ha scordato di citare la più grande amica di Volodia in Europa, ovvero la von der Leyen. La mia indole romantica mi induce a sospettare che lei consideri Zelensky più di un semplice amico, e sarebbe difficile darle torto: dal punto di vista estetico è un brutto anatroccolo, ma le sue capacità comunicative, la sua determinazione, il suo carisma, il suo eroismo, più in generale la sua grandezza umana è così gigantesca che diventa davvero difficile non venirne travolti. Non colpiti, travolti.
Mah!
E comunque Ursula sul treno non c’era
E’ una donna sposata con figli e lo è anche Zelensky, quindi probabilmente vuole evitare di cadere in tentazione. C’è l’amore e c’è la guerra: sulla loro liaison (per il momento solo politica) tra qualche anno ci si potrebbe scrivere un romanzo storico coi fiocchi! 🙂
Vedremo… grazie per lo spunto!
Grazie a Lei per la risposta! 🙂
Spero in spaghetti col glifosato, non foss’altro per solidarietà con chi fa spesa all’hard discount.
Be’, ma che cosa ha a che fare il divin Draghi con gli sfigati che fanno la spesa al discount?
In teoria dovrebbe rappresentarli… Ops!
Ma tu ci credi?
😄 manco per un attimo. Ma infatti non ce l’ho con lui che è programmato così, ce l’ho coi grigi burocrati del PD che lo sostengono a costo di sangue, sudore e lacrime altrui.
Hai ragione, il PD è solo un apparato di gestione del potere
Vorrei solo che confessassero, senza far finta di essere ciò che nei fatti non sono. Per dignità, smettessero almeno di chiamarsi compagni, che a Letta non sta bene, pare un epiteto. Ma anche Leu, un briciolo d’amor proprio, al governo con le bombarde, con la scuola e la sanità al macero. Resuscitate, se mai siete stati vivi.
Secondo me non c’è più speranza, per gente come quella. Salvo Fratoianni, che non per nulla è all’opposizione, uno dei pochissimi che hanno votato contro il riarmo
Si, ma questi me li ricordo tutti che prepararono il rogo per Franco Turigliatto che si oppose alle bombe. Fuori tempo massimo.
Mi hai fatto sorridere…
Buon Pomeriggio.
Quarc
Bene, mi fa piacere! 🙂
Ovviamente senza mascherina… ‘sti tre schifosi di guerrafondai.
Be’, ormai la mascherina l’abbiamo dismessa un po’ tutti. E comunque al ristorante non si usa!
Beh, non è vero i camerieri e il personale la devono ancora usare, grazie al governo.
Lor signori però non sono camerieri…
Assolutamente no, vogliono che noi lo siamo, sti schifosi
Qua sopra leggo che Lei ha esaltato Fratoianni perché ha votato contro l’invio di armi a Kiev. Ora, pochi minuti fa al tg di SKY si è espresso sull’argomento anche Di Maio, dicendo che l’Italia non è un paese neutrale, ma fa parte della NATO e dell’Unione Europea: di conseguenza, se la NATO e l’Unione Europea decidono di mandare armi in Ucraina l’Italia non può fare il bastian contrario e dire “Non ci sto”, altrimenti passa per una nazione inaffidabile, si fa terra bruciata intorno e quindi rimanendo isolata mette a rischio la sua stessa sicurezza.
Le confesso che non so come interpretare queste parole. Da un lato ho sempre detestato il discorso “Se lo fanno tutti devo farlo anch’io”: prima di tutto perché in base a questo ragionamento se tutti si buttano da un ponte allora mi devo buttare anch’io, in secondo luogo perché a pensare in questo modo sono le pecore, non gli uomini. Gli uomini si suppone che abbiano spirito critico, che sappiano pensare con la propria testa e quindi che sappiano distinguere una scelta giusta da una sbagliata anche quando la scelta sbagliata è sostenuta a gran voce dall’universo mondo.
Dall’altro lato però Di Maio ha ragione quando dice che, nel momento in cui decidi di far parte di un gruppo, poi devi adeguarti a ciò che decide la maggioranza di quel gruppo. Se invece vuoi fare di testa tua, allora esci dal gruppo: ma dato che abbandonare la NATO e l’Unione Europea sarebbe una follia, allora ci tocca adeguarci a ciò che viene deciso al loro interno.
Lei che ne pensa?
Non è detto che ci si debba adeguare pedissequamente, la nostra Costituzione è contro la guerra anche se ne hanno fatto carta straccia, inoltre l’adesione alla Nato obbliga ad aiutare un paese in guerra se quel paese fa parte della Nato, e non mi risulta che l’Ucraina ne faccia parte. Io come sai sono contro la guerra, e credo che se si fosse fatto di tutto per impedirla o per concluderla al più presto si sarebbe fatto un regalo alla stessa Ucraina, che dopo quasi quattro mesi ha città distrutte, milioni di profughi e perde centinaia di soldati al giorno (e non sappiamo esattamente quanti civili). Sarebbe ora di farla finita con le guerre!
Su questo sono d’accordo, e infatti anch’io ho sempre sperato in una soluzione diplomatica. Purtroppo però in questi 4 mesi solo per brevi periodi una delle 2 parti si è dichiarata disponibile a trattare, e anche in quei casi ho spesso avuto l’impressione che fosse solo una dichiarazione di facciata (soprattutto quando a parlare era Putin).
Forse l’unica volta che Putin ha dato davvero la sua disponibilità è stata al quarto giorno di guerra, quando aveva appena capito che la sua certezza di riuscire a conquistare l’Ucraina in 48 ore era in realtà una pura illusione: purtroppo però in quell’occasione dettò delle condizioni irricevibili, e quindi Zelensky rifiutò. Grazie per la risposta! 🙂
bella serata in treno.
Vero?