Parlando a una scolaresca, il presidente Draghi, grondante bontà, ha detto che lui ha fatto di tutto per dialogare con Putin ma Putin gli ha sempre risposto che non era il momento, mentre Biden l’ha ascoltato; che l’Italia ha un piano per riportare la pace nel mondo e che dopo che tutto sarà finito non dovremo guardare i russi come dei criminali, perché loro non hanno colpa, sono proprio come noi. Evidentemente io fino a ora sono vissuta in un universo parallelo.
Marisa Salabelle
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“sono proprio come noi?”
Mah!!!
Se l’ha detto lui…
BUONGIORNO Marisa.
Quarc
L’ha detto, l’ho sentito. E ha anche fornito una bellissima lezione su come comportarsi quando un “bullo” aggredisce un “piccoletto”.
Questa scena della scolaresca l’ho trovata agggghiagggiande. Roba veramente da Minculpop.
Veramente
Putin ha invaso l’Ucraina.
Biden invece difende gli ucraini dall’invasione russa e difende gli americani dall’invasione dei clandestini, facendo partire ogni giorno dai 5 agli 8 aerei pieni di migranti da rimpatriare (fonte: https://www.repubblica.it/esteri/2021/09/18/news/biden_prepara_un_ponte_aereo_per_rimpatriare_i_migranti_haitiani-318326383/).
Alla luce di questo, non ci vuole una grande intelligenza per capire da che parte stare. E infatti Draghi, che di intelligenza ne ha da vendere, l’ha capito senza alcuna difficoltà.
Mi aspetto che capisca con altrettanta facilità l’importanza di abolire l’alternanza scuola – lavoro. Perché mentre noi disquisiamo dei tatuaggi sui soldati ucraini c’è un ragazzo di Merano gravemente ustionato che sta lottando tra la vita e la morte, e anche se dovesse sopravvivere rimarrà orribilmente sfigurato per tutta la vita. E questo perché un provvedimento demenziale di qualche anno fa l’ha obbligato a lavorare gratis in un ambiente non sicuro anziché stare dietro a un banco a imparare qualcosa. Dato che non è la prima e neanche la seconda volta che si verifica un episodio del genere, mi pare evidente che Draghi e il suo compare Bianchi non devono difendere l’indifendibile dipingendo l’alternanza scuola lavoro come una gran figata, e neanche rassicurare i genitori italiani con la promessa (impossibile da mantenere) che d’ora in poi ci staremo più attenti e quindi simili tragedie non si ripeteranno più. L’unico modo per non farle ripetere è abolire una legge stupida e omicida nel senso letterale del termine, e farlo presto (perché tra un anno ci sono le elezioni, e chissà se il prossimo governo avrà tempo e voglia di metter mano alla questione).
Grazie ai rimpatri di Biden, negli Stati Uniti non dovranno mai piangere una Pamela Mastropietro o una Desirée Mariottini. Se aboliamo l’alternanza scuola – lavoro, in Italia non dovremo più piangere un altro Lorenzo Parelli.
Hai mescolato mele e pere, in questo commento… sullo scempio dell’alternanza sono d’accordissimo con te. Sull’elogio di Biden no, e non importa ripeterne i motivi perché sai già come la penso. Mi pare che anche coi rimpatri dei pericolosi immigrati i giovani americani siano molto a rischio, e a causa dei loro compatrioti: do you remember le sparatorie nelle scuole? E non dirmi che è meglio morire per mano di un bianco americano che di un immigrato, i quali, comunque, non mi risultano essere colpevoli di quei massacri
In realtà ben 2 coreani hanno organizzato e attuato delle sparatorie in un campus americano. Il primo (Seung-Hui Cho, che nel 2007 fece 32 vittime e 23 feriti) lo fece perché esasperato dagli atti di bullismo che aveva subito, il secondo (One Goh, che nel 2012 fece 7 vittime e 3 feriti) lo fece per la frustrazione di non essere ancora riuscito a laurearsi a 43 anni.
Nel caso di Seung-Hui Cho ben 8 dei suoi professori avevano segnalato che si trattava di uno squilibrato, e l’avevano fatto con 18 mesi di anticipo sull’attentato (fonte: https://www.nytimes.com/2007/04/20/us/20english.html). Tuttavia, il governo degli Stati Uniti aveva concesso un permesso di soggiorno permanente sia a lui che ai suoi familiari, quindi non era stato possibile rimpatriarlo (fonte: la pagina Wikipedia inglese di Seung-Hui Cho). Lo vede cosa succede a regalare cittadinanze et similia?
Eccezioni ce ne sono sempre
Io penso che a vivere in un universo parallelo sia proprio draghi, per parecchi motivi.
Tra l’altro disapprovo che il famoso “extra budget” venga utilizzato per aumentare la produzione di armi e non per aiutare la Sanità e la Pubblica Istruzione, che vivono in condizioni disperate.
3 giorni fa, in un commento leggibile qui sopra, Lei aveva scritto “Non mi risulta che i migranti siano colpevoli dei massacri compiuti nelle scuole degli Stati Uniti”. La sua gufata ha avuto un effetto micidiale: oggi in Texas un killer si è recato in una scuola elementare e ha ucciso 19 bambini e 2 insegnanti. Il nome del killer (ma chi l’avrebbe mai detto?) è Salvador Ramos.
Vai ai funerali di questi bambini Biden, abbraccia le loro madri, e appena esci dalla chiesa vendica le loro morti rimpatriando tutti i clandestini che riesci a scovare.
Ho cercato notizie su diversi quotidiani online: in nessun luogo si dice che Ramos fosse un immigrato, anche se il nome lascia intuire le sue origini latinoamericane; di certo non era un clandestino, visto che frequentava regolarmente la scuola. Ha fatto una cosa orribile, tuttavia ti consiglio di documentarti meglio su coloro il cui nome o la cui pelle ti risulta leggermente al di fuori dei tuoi canoni…
Anche il commando che ha orchestrato gli stupri di Capodanno in piazza Duomo a Milano era composto da figli di immigrati anziché da migranti, ma questo non cambia la sostanza della questione: questi fatti di cronaca nera sono figli dell’immigrazione illegale di massa e di un modello di integrazione fallito, e se questi progetti criminogeni non fossero mai stati avviati né i migranti né i loro figli avrebbero mai potuto compiere quegli stupri a Milano o quella sparatoria in Texas.
Una postilla importante: il colore della pelle non c’entra. Se sono così favorevole ai rimpatri e alle porte chiuse non è per razzismo (sarebbe paradossale, data la mia storia personale), ma perché l’accoglienza se non fatta con il contagocce genera problemi economici e di ordine pubblico ingestibili per qualsiasi stato. Mi dispiace che Lei abbia visto in me un razzista, e spero di aver chiarito questo punto per me fondamentale.
Non credo che tu sia razzista, almeno non consapevolmente, certo è che vedi gli immigrati come fumo negli occhi e li consideri, come fanno i tuoi maestri politici, tutti clandestini, quando questo non sempre corrisponde a verità. Chi ti dice che coloro che hanno commesso molestie e stupri a Milano o a Colonia siano figli di immigrati clandestini? Per quanto ne so io, potrebbero essere figli e nipoti di immigrati regolari. Non credere che io non condanni i reati commessi da immigrati: solo, evito di vedere solo quelli. Che i modelli di integrazione europei siano in parte falliti è vero, ma questo non significa che non esista integrazione coronata da successo. Non dimentichiamo i tanti immigrati che si integrano positivamente nelle società di accoglienza, lavorano e contribuiscono al successo della nazione in cui sono venuti a vivere.
L’immigrazione è un fenomeno complesso, con criticità ma anche possibilità positive, e soprattutto è un fenomeno esistito da sempre e inevitabile: gli esseri umani si trasferiscono, migrano, è nella loro natura, e oggi più che mai le migrazioni di massa sono un fatto, a causa della povertà, delle guerre e dei cambiamenti climatici: bisogna imparare a conviverci, cercare di dar vita a società il più possibile aperte, anziché continuare a perseguire l’impossibile sogno di piccoli mondi a parte omogenei per composizione della popolazione.
Ti consiglio di leggere un bel libro, Lettera alla tribù bianca, di Alex Zanotelli.