Finalmente ce l’abbiamo fatta. Abbiamo un presidente donna. Come, chi. Bianca. Ora non resta che stabilire chi sia la fortunata che risponde a quel nome. Biancaneve non credo, e non tanto perché è un personaggio di fiaba, quanto perché dovrebbe portarsi al Quirinale tutti i sette nani, e quelli chissà che guai che combinerebbero, per non dire che, una volta arrivato il Principe Azzurro, arrivederci e grazie, e ci toccherebbe fare delle nuove elezioni. C’è Bianca Berlinguer, ancora una bella donna, con un cognome un po’ urticante, che non a tutti piace. A meno che non si tratti di Bianca Maria, che se ne frega della decenza, e che ottenne un attestato di benemerenza nientemeno che da Fabrizio De Andrè. Dopotutto abbiamo rischiato di avere un presidente puttaniere, possiamo anche permetterci una presidente puttana, che come dice Nostro Signore, le prostitute e i pubblicani vi precederanno nel Regno dei Cieli.
Marisa Salabelle
-
Articoli recenti
Commenti recenti
newwhitebear su Incontri-1 marisasalabelle su Incontri-1 wwayne su Incontri-1 nerodavideazzurro su Nazi marisasalabelle su Incontri-1 Archivi
- Maggio 2022
- aprile 2022
- marzo 2022
- febbraio 2022
- gennaio 2022
- dicembre 2021
- novembre 2021
- ottobre 2021
- settembre 2021
- agosto 2021
- luglio 2021
- giugno 2021
- Maggio 2021
- aprile 2021
- marzo 2021
- febbraio 2021
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- Maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- Maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- Maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
Categorie
Meta
Come condivido questa tua magnifica ironia. Brava!!
Grazie!
Biancaaaa ricordati di chi ti ha voluto bene!
Mi sono dimenticata di Bianca di Nanni Moretti…
forse volevi dire Blanka 😀
Come sa, da ieri Draghi ha avviato delle vere e proprie trattative con tutti i capipartiti per farsi eleggere presidente della Repubblica. Ieri sera su Rete 4 Sallusti ha detto che questo è stato un errore, per 2 motivi:
1) Mentre Berlusconi poteva contare su un pacchetto di voti relativamente sicuri e quindi doveva convincere solo pochi parlamentari, Draghi invece non ha un partito alle spalle, e quindi i 505 voti se li deve conquistare uno per uno: un’impresa nient’affatto semplice.
2) Adesso che Draghi ha rivelato le sue ambizioni in maniera così spudorata da essersi messo a mercanteggiare con i capipartiti pur di concretizzarle, o diventa presidente della Repubblica o va a casa: infatti sarebbe impensabile che i capipartiti, dopo aver frantumato il suo sogno dichiarato di diventare presidente della Repubblica, il giorno dopo ricominciassero a lavorare con lui gomito a gomito come se niente fosse.
Sono totalmente d’accordo con Sallusti, in particolare per quanto riguarda il secondo punto: Draghi si è esposto troppo a scendere in campo in maniera così plateale, è stata un’ingenuità incredibile. Nei suoi panni mi sarei limitato a sondare il terreno tramite qualche intermediario, ma non sarei mai andato in prima persona a dire chiaro e tondo a Salvini & company “Se tu mi dai il Quirinale io ti do quest’altro”.
Anche la Repubblica sulla mossa di Draghi ha espresso un parere sostanzialmente identico a quello di Sallusti, e ha aggiunto un gustoso retroscena: Letta sta facendo fuoco e fiamme anziché Draghi vada al Quirinale. Lo fa perché l’alternativa più accreditata è Casini, un nome che Letta non vuole neanche sentir nominare: un po’ perché piace al suo arcinemico Renzi, un po’ perché Casini è un finto centrista, in realtà nell’animo è rimasto un destro convinto, e quindi Letta vedrebbe la sua elezione come una sconfitta della sinistra.
Faccio un’aggiunta anch’io: in questo scenario l’elezione della mia pupilla Cartabia è praticamente impossibile. Adesso che Draghi ha rivelato di volere il Quirinale a tutti i costi negarglielo sarebbe uno schiaffo, ma negarglielo per darlo a una sua ministra sarebbe un vero e proprio sputo in faccia, e dubito che i partiti vogliano oltraggiarlo in maniera così umiliante. A questo punto o prendono Draghi o prendono uno che non c’entra niente con lui.
Le mie considerazioni e quelle di Sallusti la trovano d’accordo?
Sono d’accordo con l’analisi di Sallusti: l’ambizione rischia di fregare Draghi che se non dovesse essere eletto Presidente sarebbe costretto a dimettersi anche da premier, rimanendo con un pugno di mosche. Non ho idea di come andrà a finire, la situazione mi sembra molto incasinata. Non ci resta che stare a vedere!
A Dimartedì Tiziana Ferrario ha appena detto una cosa molto giusta: avviando queste trattative basate sul do ut des Draghi ha svilito il senso stesso delle elezioni per il Quirinale. Infatti quando si sceglie il capo dello stato bisogna fare una scelta che faccia il bene del paese, non che sia funzionale soltanto a coltivare il proprio orticello: di conseguenza Draghi, invogliando i politici a sceglierlo sulla base unicamente di possibili vantaggi personali, ha trasformato in un mercimonio quello che invece dovrebbe essere un momento alto, di profonda riflessione su ciò che è meglio per lo stato al di là degli interessi dei singoli.
In studio erano presenti anche la Fornero e Sallusti. La Fornero ha dato ragione alla Ferrario; Sallusti invece ha detto che non c’è da scandalizzarsi, perché la politica è “sangue e merda” (cito le sue testuali parole), e quindi è ridicolo aspettarsi che dei fiji de na mignotta come i politici diventino degli statisti tutto d’un botto solo perché c’è da eleggere il presidente della Repubblica.
Per Lei chi ha ragione, la Ferrario e la Fornero o Sallusti?
Da un punto di vista ideale, ha certo rafione la Ferrario, ma se si guarda alla “realtà effettuale della cosa” ha ragione Sallusti… L’espressione “la politica è sangue e merda” è stata coniata da Rino Formica, un famoso esponente del PSI
avranno visto la fiction “blanca” e ne saranno rimasti così stregati, che pensavano di farla presidente 😁🤣
Può anche darsi!