Pur essendomi sganciata dall’acquisto quotidiano di Repubblica, che per decenni è stato una pietra miliare delle mie giornate, il sabato lo compro ancora per via di Robinson, l’allegato culturale di cui ho già parlato altre volte. Oltre a presentare alcune novità librarie, Robinson ha delle interessanti rubriche, come quella che propone di volta in volta un autore ingiustamente sottovalutato o dimenticato. Di solito l’autrice o l’autore da riscoprire viene scelto su segnalazione dei lettori. Spesso ho pensato di scrivere per proporre, come autore meritevole di una rilettura, mio fratello Maurizio, e se non l’ho fatto è proprio per via della sorellanza: non vorrei cioè che qualcuno pensasse che voglio sfruttare il suo nome per farmi pubblicità.
Questa settimana però la redazione di Robinson ha preso una meritoria iniziativa senza aspettare l’imbeccata dei lettori: riscopriamo Camilleri. Sì, proprio lui, Andrea Camilleri, prematuramente scomparso nel luglio del 2019 a soli 94 anni, talmente caduto nel dimenticatoio che i telefilm del commissario Montalbano sono tuttora in produzione e continuano ad essere trasmessi in Tv, talmente misconosciuto che Repubblica stessa si è fatta carico, per un anno dalla sua dipartita, di farci omaggio settimanalmente di suoi racconti rilegati in forma di piccoli libri dalla copertina multicolore; talmente svanito dalla nostra memoria… sì, effettivamente c’era un gran bisogno di riscoprirlo, Camilleri, non sia mai che i lettori e gli spettatori italiani si dimentichino di lui.
Sarà forse che a me Camilleri non piace mica tanto.
A me piace tantissimo, come il tuo pezzo.
Lo so, Camilleri piace tantissimo, io invece non sono mai riuscita a leggerlo
Solamente i primi libri , quando Montalbano non era ancora un personaggio televisivo. Dopo obbiettivamente….
Montalbano non lo guardavo, Camilleri mi piaceva più ascoltarlo. Ma certo Robinson non stava su un isola sperduta forse era ai Caraibi
Repubblica? Era Repubblica…
Era, hai detto bene!
Nemmeno a me Camilleri piace…ma il commissario Zingaretti si! 🙂
Dico la verità: non mi affascina più di tanto
Quando sento nominare Zingaretti mi viene sempre in mente uno dei tanti evanescenti leader del PD, e soprattutto l’epica figuraccia che fece l’anno scorso. Il 27 Febbraio 2020, per dimostrare che in Italia il covid non era un problema e potevamo continuare a spassarcela, prima si fece fotografare mentre faceva un maxi aperitivo a Milano, poi postò la foto sul suo profilo Facebook corredandola con lo slogan “Non possiamo fermare Milano e l’Italia”. 8 giorni dopo quell’aperitivo Zingaretti dichiarò di essere positivo al covid.
Ecco qua il post che dimostra la sua straordinaria lungimiranza:
Evidentemente non è astuto come suo fratello Montalbano…
😀
Mi piacciono i telefilm, ma solo una volta ho provato a prendere in mano un libro e dopo aver riletto tre volte la stessa pagina l’ho richiuso.. il dialetto non fa per me
Sì, anch’io trovo difficoltà a leggerlo…
Devono spremerlo fino all’ultima goccia. 🧐
E dire che mi pareva che l’avessero già spremuto a sufficienza
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