La giornalista del Tg7, nell’introdurre il servizio sulle Paralimpiadi, dice che dovremo abituarci a memorizzare i nomi degli atleti italiani che vi partecipano e vincono medaglie e considerare questi giochi al pari delle Olimpiadi propriamente dette. Nessun commento.
Marisa Salabelle
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Nell’ “affermare” l’uguaglianza la negano….
Ciao!
Rosalba, sono pienamente d’accordo con quello che hai scritto. Ma mi viene da pensare che è meglio affermare (e così facendo negare – forse inconsapevolmente), piuttosto che ignorare.
Ciao Marcello, certo che bisogna affermare, ma ho usato questo verbo perché ero in linea con il discorso di Marisa, in realtà non c’è bisogno di affermare perché è una certezza che portatori di handicap (fisico ) siano persone come tutti gli altri esseri umani, anche se devono superare tante difficoltà in più.
Negare le qualità umane di un essere umano perché ha un braccio, o una gamba di meno è un orribile se fatto lucidamente. Se poi è fatto in modo inconsapevole (ma ci credo poco) è ancora peggio, a mio parere, perché è frutto di un pensiero radicato che si ferma alle apparenze, mentre l’ “immagine interna” di un essere umano, la sua bellezza e integrità, va al di la del fatto di avere un corpo che per disgrazia, incidente o altro ha un arto di meno ecc. Era solo per spiegarmi meglio, grazie, ciao 😊
Grazie a te per la risposta, Rosalba 🌹. Sono d’accordo quanto mi hai scritto adesso.
🌷
“Sono proprio come noi anche se sembrano dei poveri storpi”
Si, verissimo! 🌹
nessun commento
È stato imbarazzante
E pensare che di professione sarebbe esperto di comunicazione un/a giornalista…
Mah!
io non condivido
ok tutto ma trovo abbastanza replicabile che da casa ci si possa mettere a indovinare quale sia la malattia di questi atleti, come è successo
e poi ok tutto ma allora voglio anche gli esports alle olimpiadi UU
Non ho capito il tuo commento, Austin. Nel post volevo solo far notare il pessimo linguaggio usato dalla conduttrice
Per la serie: “Il silenzio è d’oro”
Mai dimenticarlo!
Tanti applausi per chi, nella difficoltà oggettiva, riesce a realizzare un obiettivo all’apparenza difficile. Sicuramente per me, che non ho problemi evidenti, ma non oso. Aggiungo e mi allineo all’articolo, che non è necessario osannarl adesso e poi dimenticarseli. A scuola, sui mezzi, per strada, in famiglia loro ci sono, noi li evitiamo.
C’è una buona dose di ipocrisia in tutto questo!
Si, sono d’accordo
io avrei fatto gareggiare loro in contemporanea con tutti gli altri, il fatto di avere due olimpiadi separate già di per se a mio avviso non è bello..
Be’, ma non sarebbe stato a pari condizioni! Ricordo che Pistorius chiese di partecipare alle olimpiadi “normali” e addirittura gli fu contestato che le sue protesi potevano favorirlo… in altri casi invece non è proprio possibile: pensa agli atleti in sedia a rotelle!
Non c’entra con tema
Era solo per comunicarti che ho finito il tuo libro. Mi ha coinvolto , letto con costanza e piacere👍
Grazie mille, caro Stefano!