No: gli atleti azzurri non si inginocchieranno. L’hanno deciso, sono tutti d’accordo. Ma non è perché non siano contro il razzismo, figuriamoci. Hanno anche degli amici neri, loro. È solo che… ecco… quel tipo di manifestazione a loro non piace. S’abbiano a inginocchiare gli altri! Loro, la propria posizione contro il razzismo la manifesteranno in un altro modo. Quale? Be’, non ci hanno ancora pensato…
Marisa Salabelle
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Qualche anno fa c’erano addirittura 3 giocatori neri in Nazionale: Okaka, Ogbonna e Balotelli. I primi 2 non ci sono più semplicemente perché non erano abbastanza bravi; il terzo invece aveva un talento immenso, uno di quelli che capitano in dono a un calciatore su un milione, ma purtroppo non era abbastanza equilibrato per gestire la propria carriera in maniera intelligente. Balotelli è stato una gigantesca occasione persa, perché se si fosse comportato in modo migliore sarebbe diventato un simbolo positivo, e i bambini appassionati di calcio a forza di ammirarlo in televisione si sarebbero allontanati sempre di più da qualsiasi idea razzista. Invece con tutte le sue idiozie non ha fatto altro che rafforzare tutti i peggiori pregiudizi sui neri e gli stranieri in generale: un vero peccato.
Ognuno porta le sue responsabilità personali, e il fatto che Balotelli si sia comportato spesso da sciocco non significa nulla… quanti bianchi sono altrettanto sciocchi?
Per clamorosità e numerosità le sciocchezze di Balotelli hanno pochi eguali sia tra i neri che tra i bianchi. Ad ogni modo, è vero che ognuno porta le sue responsabilità personali, ma quando sei un personaggio pubblico vieni preso a modello da tante persone, e quindi da parte tua ci vorrebbe più attenzione nei comportamenti rispetto ad un perfetto sconosciuto. Grazie per la risposta! 🙂
Che Balotelli abbia sprecato il suo talento sono daccordo ma che i ragazzi siano influenzati non penso. Noi gli stranieri naturalizzati, di seconda generazione, li prendiamo tutti, guarda l’atletica e se vincono sono idoli, se perdono sono pure di colore. Ma è tifo ….quasi malattia!
L’accettazione della diversità può avvenire nei modi più impensabili, e la cultura popolare (dal cinema allo sport) può fare davvero molto in questo senso. Pensiamo ad esempio a quanto ha influito “Indovina chi viene a cena?” sulla lotta contro il razzismo negli USA: dopo la sua uscita ci fu un vero e proprio boom di matrimoni interrazziali negli Stati Uniti (fonte: https://www.mymovies.it/cinemanews/2017/144297/), quindi non è esagerato dire che quel film ha cambiato la storia. E già prima di girarlo Sidney Poitier aveva dimostrato con la sua eleganza che gli afroamericani non erano tutti dei bifolchi con l’anello al naso (come voleva far credere la propaganda suprematista). Balotelli avrebbe potuto avere un impatto analogo su noi italiani, e non importava neanche che avesse lo stile impeccabile di Poitier: bastava che si comportasse in modo normale fuori dal campo. Ma purtroppo temo che Balotelli non riuscirebbe a rigare dritto neanche volendo.
Comunque in ginocchio mi sembra pure una scenografia meglio sarebbe se devolvessero una parte del guadagno a qualche iniziativa di integrazione!
Premesso che c’è libertà di scelta ma credo che sarebbe stato molto più giusto se questa sera la Nazionale si fosse messa in ginocchio per dare un messaggio che già altre squadre hanno lanciato. Dire “No al razzismo” è dire basta alla discriminazione, di pelle, di orientamento sessuale, ecc. Anche gli italiani, quando emigrarono in America, furono oggetto di discriminazione e di razzismo e questo dovrebbe essere d’insegnamento a chi, al giorno d’oggi, s’ostina a fare di ciò il suo stile di vita.
Anch’io so che è solo un gesto, e che può essere anche pura propaganda, ma anche i gesti hanno un loro significato, e dire “no, noi non lo facciamo” francamente non è bello
I gesti simbolici sono fondamentali, soprattutto nel mondo dello sport che dovrebbe essere sempre il portabandiera di uguaglianza, diritti umani e rispetto dell’altro. Ne sanno qualcosa Tommie Smith e John Carlos, ma siamo ancora fermi a quell’epoca.
Perché bisogna manifestare a tutti i costi il non razzismo… intanto chi è razzista non cambia mica idea.
Non sarebbe meglio utilizzare le energie per qualcosa di più produttivo?… ce ne sarebbe proprio bisogno.
BUONGIORNO.
Quarc
Sì, certo, ma un gesto non costa nulla, e a volte i gesti contano
Certo, un gesto non costa nulla ma consuma energie… quelle energie che potrebbero essere utilizzate per aiutare i tantissimi poveri in più in Italia.
Ecco perché trovo inutili certi consumi di energia.
Ciao Marisa.
Quarc
“Be’, non ci hanno ancora pensato…” …pensare…un calciatore…che parole grosse
Esisteranno anche calciatori pensanti…