Ospitare il mondo

«L’Italia è pronta ad ospitare il mondo» is the new «Bergamo is running» and «Milano non si ferma»?

Ovviamente spero di no. Ma non si poteva essere appena appena più prudenti, aspettando di vedere se le riaperture del 26 aprile hanno portato conseguenze? E quando si dice «questo non è un liberi tutti», cosa si intende esattamente?

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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12 risposte a Ospitare il mondo

  1. Evaporata ha detto:

    S’intende offuscare la mente del popolo.

  2. wwayne ha detto:

    Il primo a lanciarsi in dichiarazioni esageratamente ottimiste sulla pandemia fu Breton, che fissò come data di fine della pandemia in Europa il 14 Luglio. Quando lo lessi rimasi di stucco: sarebbe già audace azzardare una data precisa per un singolo stato, figuriamoci per l’intera Unione Europea. Poi mi sono reso conto che il 14 Luglio era la data della presa della Bastiglia: a quel punto ho capito che Breton è un esaltato, e quindi la sua più che audacia è dissennatezza.
    Poi gli ha dato manforte Figliuolo, dicendo che anche secondo lui finirà tutto entro Luglio. In quell’occasione ho pensato che il governo volesse rassicurare i turisti stranieri interessati a venire in Italia per le vacanze estive, e quindi quella dichiarazione era funzionale a far sì che cominciassero a prenotare aerei e alberghi.
    Il mio sospetto è stato confermato da queste parole di Draghi, che invitano in maniera ancora più esplicita i turisti stranieri a venire in Italia senza remore.
    Onestamente non credo che siamo pronti ad ospitare il mondo, perché il protocollo stabilito dall’Unione Europea ha delle maglie troppo larghe. Ad esempio, per ottenere il green pass basta aver ricevuto un tampone negativo poco prima del volo: dato che il tampone rivela la positività solo se sono trascorse almeno 72 ore dal contagio, in pratica io potrei essermi infettato il giorno prima del test anticovid, passarlo in scioltezza e poi trasmettere il virus a tutti quelli che sono sull’aereo con me (perché lì il ricambio d’aria non ci può essere, e credo che non ci sarà neanche il distanziamento).
    La verità è che non è possibile viaggiare in sicurezza, mangiare in sicurezza, andare a scuola in sicurezza. Di conseguenza, se vengono riaperti i confini, i ristoranti e le scuole almeno si abbia l’onestà di dire che lo si fa per ragioni economiche o di propaganda, non perché si è trovato il modo di mettere in sicurezza degli ambienti e degli spostamenti destinati a rimanere pericolosi qualsiasi cosa facciamo.

    • marisasalabelle ha detto:

      Sai che sono meno prudente di te, comunque nemmeno io credo che siamo pronti ad “ospitare il mondo” e tantomeno credo che a luglio la pandemia sarà finita. Magari l’estate e le vaccinazioni porteranno un po’ più di tranquillità, ma credo che la cosa andrà avanti ancora per un po’, non foss’altro che imperversa in mezzo mondo… è chiaro che le ragioni sono turistiche, e si può anche capire, in parte, ma questo ottimismo ostentato lo trovo prematuro. Piuttosto tu, come fai a conciliare le tue posizioni iperprudenti con quelle della tua Giorgia superaperturista?

      • wwayne ha detto:

        I piccoli e grandi imprenditori votano quasi tutti per la destra, e sono molto danneggiati dalle chiusure. Di conseguenza, Giorgia è obbligata a lisciare il pelo al suo elettorato dicendo che le chiusure sono una misura eccessiva: se dicesse che sono una misura sgradevole ma necessaria, dal punto di vista politico sarebbe come spararsi alla tempia.
        Un barista può anche pensare che il Moscow Mule sia il cocktail più buono del mondo, ma se i suoi clienti gli chiedono tutti il margarita lui deve fare quello: per un politico non è molto diverso.

  3. Speranza ha detto:

    prudenza, che termine antico. Non si usa più. E infatti…

  4. nerodavideazzurro ha detto:

    Che non tutti sono liberi, temo.

  5. Abbiamo tutti la stessa paura, almeno le persone coscienziose. Mah

  6. growingupfra ha detto:

    Si intende che ormai hanno capito che, restrizioni o non restrizioni, a casa restano solo i pochi coscienziosi come noi…

  7. marisasalabelle ha detto:

    Io però non sono abbastanza coscienziosa da murarmi in casa come il buon wwayne… sono ragionevolmente prudente, e comunque il covid l’ho avuto e ho ancora gli anticorpi, inoltre tra una settimana mi vaccinerò

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