«Ma il governo?»
«Oh, mi sa che non se ne fa di nulla!»
«Perché?»
«Cosa vuoi… Renzi ha chiesto il MES, la bicamerale, la testa di Bonafede su un vassoio…»
«O non era quella di Giovanni Battista?»
«…e i coglioni di Conte su un piattino a parte, con sale, pepe e olio.»
«Ma gli hanno concesso tutto, mi pare.»
«Sì, ma lui ha alzato la posta. Ora vuole una pezza di cashmere per farsi un cappotto e due damigiane di olio buono.»
«Olio? O non è toscano, lui? Se non ce l’ha lui, l’olio bono, chi ce lo deve avere?»
Quest’anno il calciomercato di gennaio è andato in secondo piano. Per me si sta allenando anche per surclassare Sanremo.
La vedo dura, tra lui e Amadeus, quanto a protagonismo…
e l’olio bono mica l’è solo in Toscana, con clima gasato l’è bono pure quello rumeno (meno).
Per i toscani, niente supera l’olio toscano!
mica vero, è anche troppo forte
Sì, è molto saporito, specialmente quando è “nuovo”. A me piace, ma c’è chi lo preferisce più delicato
a me (ex insegnante con la gola delicata) mi ha sempre fatto venir le lacrime agli occhi da quanto pizzica. Sull’insalata, poi, mi copre tutto il sapore… magari sulla bruschetta sì, allora mi piace (ma senza aglio)
ne avevamo proprio bisogno!
😦
La politica è l’arte del compromesso, e compromesso significa anche sederti a un tavolo con persone che vorresti soltanto prendere a schiaffi. Di questo ne sono perfettamente consapevole.
Nonostante questo, non capisco come PD e Movimento 5 Stelle abbiano potuto mettersi a trattare con Renzi, della cui inaffidabilità avevano avuto una prova inequivocabile e recentissima. Se ti fregano una volta è sfortuna, se ti fai fregare 2 volte dalla stessa persona è stupidità.
Leggo che perfino Conte aveva cercato di convincere Renzi a riformare una maggioranza, e che era stato lui a chiamarlo: nei suoi panni non avrei mai dato questa soddisfazione a Renzi, neanche per tutto l’oro del mondo.
Immagino il sorriso malefico che avrà fatto Renzi quando ha letto il nome di Conte sul display del cellulare, e la goduria infinita che avrà provato nel distruggere le sue ultime speranze di restare premier: Renzi non meritava questo momento di estasi, e Conte non avrebbe mai dovuto concederglielo.
Scrivo questo commento dopo aver ascoltato il discorso di Mattarella. Un uomo di destra duro e puro direbbe che quel discorso è un coacervo di tutti i pretesti possibili e immaginabili per impedire agli italiani di votare e per favorire la nascita dell’ennesimo governo di palazzo; io invece mi ritengo un uomo di destra obiettivo, e Le dico che ho trovato molto convincente e sensata ognuna delle argomentazioni prodotte da Mattarella per giustificare i suoi tentativi di evitare in ogni modo il ritorno alle urne.
Perdonami per queste parole, Giorgia: so che per l’ennesima volta hai dovuto rimettere nel cassetto il tuo sogno di diventare premier, ma questo non è il momento giusto.
And I just want to vote for you in this moment forever
Forever and ever
I don’t want to close my eyes
I don’t want to fall asleep
‘Cause I’d miss you Giorgia
And I can’t wait to vote for you
(liberamente tratto da “I don’t want to miss a thing” degli Aerosmith)
Renzi è veramente un uomo inaffidabile. Conte da parte sua sbavava per tornare al governo. Non ho ascoltato il discorso di Mattarella, posso immaginare quello che pensa. Probabilmente sarebbe giusto votare, ma capisco anche che non sia il momento. Vedremo come andrà con Draghi; quello che posso dire è che da molto tempo mi sento, rispetto al mio modo di vedere la politica e alle cose che mi piacerebbe vedere realizzate, completamente estranea: sento che la politica non la viviamo più, ormai la subiamo, ci arriva sempre tra capo e collo e non possiamo farci niente.
In realtà c’è stato un momento in cui abbiamo smesso di stare zitti a subire: è stato qualche mese fa, quando cominciarono a esserci le prime avvisaglie di un secondo lockdown e gli italiani reagirono con proteste furiose in tutto il paese (comprese delle città di norma tranquille come Torino). Poi però ci è mancata la forza e lo spirito rivoluzionario necessari per andare fino in fondo: così, dopo aver spaccato qualche vetrina e gettato qualche petardo, i manifestanti tornarono a casa e lasciarono che cominciasse il secondo lockdown. Purtroppo noi italiani non abbiamo mai capito che lo scopo delle manifestazioni è cambiare una situazione, non sfogare la propria rabbia e poi tornare a casa soddisfatti anche se non è cambiato niente. Grazie per la risposta! 🙂
Che casino……..
In effetti…
questa situazione non si può vedere! …in questo momento, poi… E’ vero che bisognava “aggiustare il passo” (come diceva anche Zingaretti) ma quando è troppo è troppo
Adesso ci salverà Draghi…
ohhh…che ti devo dire..a me Conte piaceva.. non per niente sono nel gruppo delle “bimbe di Conte” 😀 Scherzi a parte, se Conte ha un difetto è che è poco politico e non sa mediare le sue posizioni…è troppo assertivo e chi è assertivo ci sta male in politica. In politica bisogna essere “tegami” (non so se ti è familiare questo temine 🙂 )
Certo che mi è familiare! Ma Conte lo è a sufficienza! Non dimentichiamo la bella giravolta che ha fatto da governare con la Lega a governare col PD…
io la dico stringata : non ne potevo più della Azzolina, di Arcuri e del protagonismo di Conte. Draghi è un gran signore oltre ad essere anche un bravo politico e competente. Staremo a vedere. Grazie Marisa per venire ogni tanto a trovarmi. Ciao. Un abbraccio. Isabella PS Divertente il post
In effetti neanche io… Grazie a te!