Il bambino dalle guance paffute ha imparato a fare molte cose. Fa ciao con la mano, dà il cinque, fa viva, stringe la mano. Accende e spegne la luce, trova l’orsetto aprendo una finestrella, mette la pallina nel buco tondo ma non sa ancora mettere il cubo nel buco quadrato e la piramide nel buco triangolare. Gioca a bubu-settete e a mano mano rota. Chiama mamma la mamma e babba il babbo, anche se lui preferirebbe essere chiamato papà.
«Di’ nonna!» cerco di insegnargli. «Non-na. Nonna. Chi sono io? La nonna!»
«Dada.»
«Non dada: nonna.»
«Dada.»
«Nonna…»
«Dada!»
«Oh, ma vuoi sempre aver ragione tu!»
ahahhahaha bellissimo! come mi ci ritrovo!
Ogni giorno è una scoperta…
Bellissimo post,dada Marisa!
🙂
💕
❤
Hahaha ogni bambino ha la sua “Dada” almeno una volta 😊
Penso proprio di sì!
☺️
🙂 🙂
Che cucciolo, 😍❤️.
Davvero!
Amore🥰🥰🥰
Un grande amore!
simpaticissimo questo dialogo.. 🙂
Il merito è tutto del piccolino!
😂