Oggi è San Jacopo, il patrono di Pistoia. Niente fuochi d’artificio, quest’anno, niente Giostra dell’Orso, in ottemperanza alle norme anti-Covid, ma sfilate in costume medievale quante se ne vogliono, con questo caldo, signora mia. Del resto anche il Santo, sulla facciata del Duomo, se ne sta come ogni anno vestito col suo mantello rosso a patire il caldo, perciò possono patirlo anche i figuranti, coi loro abiti di pesante velluto rosso o verde e la testa cinta di elaborati copricapi. Per non far passare troppo sotto silenzio la festa patronale, un assessore pistoiese ha avuto un’idea, cioè quella di lanciare una focaccia a forma di conchiglia di San Giacomo, subito battezzata Jacopina. La Jacopina è fatta di frumento integrale, si può farcire con qualsiasi sostanza commestibile e soprattutto è già in dirittura per diventare il nuovo prodotto tipico pistoiese, simbolo dei pellegrini che percorrono la Via Francigena e il Cammino di Santiago. Lanciata una settimana fa, e già tipica. Quando si dice il potere della tradizione.
Marisa Salabelle
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… come hai notato, è anche la festa di San Cristoforo, santo declassato
Buon sabato, cara Marisa
Leggo su Wikipedia che la ricorrenza di San Cristoforo è stata rimossa dal calendario… 😦
il mio papà era molto seccato della rimozione, chiamandosi appunto Cristoforo… poi se ne fece una ragione, anche perché noi continuavamo comunque a festeggiarlo! 😉
Certo, vedersi cancellato il proprio santo… 😉
😦
Chissà che bontà!😋
Potenza della tradizione o potenza della focaccia! Non ho molta dimestichezza coi santi così ho imparato una cosa nuova!
Quello che mi fa ridere, e che forse non ho saputo esprimere con chiarezza, è che un assessore (non una cuoca, una madre di famiglia, un panettiere) si è inventato una focaccia e che la stampa locale la spaccia tranquillamente per “prodotto tipico” e “tradizione”…
siamo vicine di casa, io sono pisana
Sebbene tra pistoiesi e pisani non scorra buon sangue… 😉 Io però non sono pistoiese