Sei lì, sul tuo solito terrazzino, con in mano un libro che hai appena comprato, e ti accingi a iniziare la lettura, e ti senti un po’ come l’ideale lettore di Italo Calvino, che ha scelto oculatamente, si è ritagliato un tempo e uno spazio, ha fatto pipì, ha stappato una birra… no, mi sa che Calvino della birra non ne parla. Insomma sei nella migliore disposizione d’animo, quando a un tratto, a pagina 18, ti imbatti in… ma com’è possibile… ma chi mai può aver scritto una cosa del genere?
Marisa Salabelle
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Che grande onore! Averlo scoperto senza alcun preavviso poi dev’essere stato ancora più emozionante. Da questo breve estratto il libro in questione mi pare un’autobiografia: può darmi il titolo e l’autore, per favore?
Pensavo che proprio tu l’avresti indovinato… ritenta, sarai più fortunato! Un piccolo aiuto: guarda i tag 😉
Adesso ho capito… immagino che ci sia come minimo un intero capitolo dedicato a Salvini e al pasticciaccio brutto del bagnetto: ci ho preso?
In effetti di Salvini si parla… l’importante è che Salvini non mi identifichi mai come “persona ispiratrice” del diabolico don Biancalani!
Concordo, è bene che Lei non finisca mai nel radar di Salvini: se si mettesse a spulciare nel Suo blog, troverebbe un sacco di post “di sinistra” che potrebbe porre all’attenzione dei suoi followers (con conseguente fiumana di insulti a Lei rivolti).
Peraltro, questa tattica di fomentare odio verso un privato cittadino palesemente non in grado di gestire questa fama negativa è molto rischiosa: se Salvini continua ad insisterci, presto o tardi ci scapperà il morto, nel senso che qualche sua vittima non sarà in grado di sopportare la gogna mediatica da lui innescata e si toglierà la vita.
Giorgia invece queste porcate non le ha mai fatte: anche lei quando prende di mira qualcuno lo attacca a testa bassa come un ariete, ma come nemici si sceglie dei potenti come Juncker e la Merkel, non un prete di provincia.
Tanto animata e tanto impetuosa pare
la donna mia quand’ella in un comizio appare,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi applaudire,
immensamente di rabbia vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a Giuseppe Conte insultare.
Mostrasi sì incazzata a chi la mira,
che dà per li occhi una passione al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’Italia: elezioni.
Son soddisfazioni! 🙂
Sì… soprattutto quando dice “giovani donne”… (be’ ai tempi lo ero veramente)
… ma tornando a cose serie: la birra era fresca, almeno? 😜
Sono belle soddisfazioni, complimenti veramente 🙂
Grazie! E sì, Alessandro: la birra sempre fresca. Se no nulla!
Wowo!! Appero’! Anche io ero giovane! 😩
Eh, già! Non sembra vero, eh?
Esatto!!
a me, qualche giorno fa, è venuta a suonare alla porta la nuova vicina di pianerottolo…
Apro e lei, una bella giovane signora forse sulla trentina o poco più, mi guarda, sorride e mi fa “Ma… lei ha insegnato alla scuola Puccini?” e io “Eh sì, ma più di vent’anni fa, forse venticinque!” e lei “Lo sa che è stata mia prof? Lo sa che è rimasta uguale?”
Pure queste so’ soddisfazioni, no? 😉
Mi è successo diverse volte… una volta era il tecnico della TIM, un’altra volta il postino… loro mi riconoscono, ma non sempre io riconosco loro!
che dire, complimenti!
Grazie!