In una mattina di cielo grigio e vento gelido, rigurgito d’inverno dopo i tiepidi giorni precedenti, mi vesto come un essere umano e mi preparo a uscire dopo una settimana in cui non ho messo piede fuori dal portone. Devo andare in farmacia a ritirare delle medicine per la mamma. Wow! Che emozione! Munita di mascherina mi metto in fila e presto viene il mio turno. Mi avvicino al banco. Ora c’è un nuovo sistema, non si va più all’ambulatorio a prendere le ricette, si riceve un SMS con un codice e si va direttamente in farmacia. Bello! E come tutti i nuovi sistemi non funziona.
«Mi dispiace, non posso darle questi farmaci.»
«Perché? Il medico mi ha mandato i codici…»
«Sì, i codici sono giusti, ma non posso scaricare le ricette.»
«E come mai?»
«Probabilmente non sono state inserite nel sistema…»
Guardo l’orologio. L’ambulatorio del medico è nello stesso stabile della farmacia, l’orario dell’impiegata che sta dietro a queste cose è dalle nove alle undici, mancano cinque minuti alle undici. Vado. Ci sono altre due persone in coda prima di me e la ragazza non è in stanza. Finalmente spunta da un corridoio, ci vede e viene presa da una crisi di nervi.
«No, eh! Non si può! Alle undici l’ufficio chiude! Non dovete venire a quest’ora!»
«Mancano ancora tre minuti» le dico.
«Ho capito, ma se venite tutti ora, poi a me tocca fare le undici e mezzo! Dovete venire prima!»
A questo punto scatta un signore. Era qui dalle undici meno un quarto, dice. Perfettamente in orario. E se l’ufficio è aperto fino alle undici, fino alle undici si può entrare. La discussione degenera presto, con urla e parolacce da entrambe le parti, escono dagli ambulatori due dottoresse, esce dal CUP un impiegato, il caos diventa totale. L’uomo ottiene le sue ricette.
«Esca di qui!» gli fa un ranger improvvisato.
«Me ne vado da solo, quando pare a me!»
«Esca subito di qui!»
«Uscirò quando voglio!»
«Se ne vada!»
Rischiano di andare avanti così per tutto il giorno, altroché le undici o le undici e mezzo. Nel frattempo è arrivato il mio turno.
«Guardi, io non dovevo venire qui» esordisco nel tentativo di blandire la ragazza, ancora molto su di giri. «Il dottore mi ha mandato i codici e sono andata in farmacia, ma pare che i codici non funzionino…»
«Ecco! Lo vede! Ora devo cercare di capire come mai, e ci perderò un sacco di tempo, mi toccherà star qui fino alle undici e mezzo!»
«Torno domani» le dico. Almeno anche domani ho una scusa per uscire.
Marisa Salabelle
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la vedo dura 🙂
La gente comincia a dar fuori di testa…
E’ perché gli italiani non sono avvezzi a stare in casa 24 ore su 24. Al contrario, la loro indole festaiola ed espansiva li porta a fare un’intensa vita sociale a tutte le età, dai giovani dediti ad aperitivi e discoteche agli anziani abituati ad assembrarsi sulle panchine. Un popolo come quello inglese, costretto dal freddo birbone a stare spesso tappato in casa anche in situazioni normali, quest’epidemia la sopporta molto meglio a livello di umore.
C’è da dire inoltre che molte persone sono angosciate non solo per la reclusione che ci è stata imposta dallo stato, ma anche perché al termine della quarantena potrebbero perdere il lavoro o dover dichiarare fallita la propria ditta. Il governo sta cercando di risolvere il problema bloccando i licenziamenti per 2 mesi e sospendendo il pagamento delle tasse: speriamo che basti.
Molti hanno ragione da vendere. Ma se cominciamo a sclerare per ogni piccolezza non so come andrà a finire!
avere una scusa per uscire non ha prezzo!
😉
Puoi dirlo!
Basta scrivere chiusura alle 11, ultimo ingresso alle 10 30, noi facciamo così.
Semplice e lineare.
In mancanza di tale cartello, si entra fino all’ora di chiusura. Elementare, Watson! 🙂
Quelle cose li le vedevo anche prima. Una volta perfino la dottoressa è uscita che sembrava l’inquisizione.
Quelli che in coda ,litigano per la distanza…quello si che fa angoscia
Anche stamani è uscita una dottoressa che sembrava indemoniata…
Che se lavori 10 minuti in più non casca il mondo. Ma capisco anche l’esasperazione!! 🤦🏻♂️
Be’, non so che impegni avesse dopo… ma dalle 9 alle 11 di mattina non è poi una gran fatica!
Confermo. Evidentemente la pressione di questi giorni rende molte persone nervose!! 🤷🏻♂️
Pensa che in quell’occasione ci ha poi fatto entrare due alla volta,io sono entrata che già c’era una signora anziana spogliata che si doveva fare il vaccino influenzale, dopodiché quando è uscita mentre io esponevo le mie richieste è entrato un uomo che si è seduto vicino a me..😂..guarda era da denuncia se fossi una che fa certe cose
alla faccia della privacy!
Alla facciazza direi 😂
Non che dovesse usicre a mezzanotte, dico: alle undici…va beh…
Undici di mattina…
Appunto si…quindi se per caso facesse più tardi non cadrebbe il mondo
E ma son tempi strani, secondo me…si accentuano certe abitudini a volte…
dove avrà avuto da andare, di corsa? Meglio parlare con il frigo
Non ho idea!