Prendere il numero

Devo ritirare delle analisi. Nella saletta non c’è nessuno, ci sono tre sportelli operativi, ciascuno col suo bravo impiegato, ma nessun utente. Mi avvicino al primo sportello, mostro il foglio che mi autorizza a ritirare le mie analisi.
«Deve prendere il numero, signora. Lì c’è la macchinetta» mi dice l’impiegato.
Vado alla macchinetta, tocco lo schermo indicando il tipo di tagliando che mi serve, lo prendo, mi siedo. Poco dopo sento un suono e un display si aggiorna: è uscito il mio numero. Vado allo sportello, lo stesso di prima. L’impiegato ora è soddisfatto: prende il numerino e mi consegna la busta con le mie analisi.

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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9 risposte a Prendere il numero

  1. R.A.F. ha detto:

    Incredibile ma vero. E’ successo anche a me.

    • marisasalabelle ha detto:

      No… io non la prendo con amarezza. Segnalo solo questi piccoli fenomeni, senza prendermela. Fossero queste le cose che danno amarezza!

      • L’ amarezza deriva anche da queste piccole cose, secondo me. Quando ti rendi conto di quante siano le occasioni in cui noti una totale mancanza di elasticità mentale, di quanto sia galoppante l’involuzione della specie… come fai a noi dire “Che amarezza”?

  2. tramedipensieri ha detto:

    era impegnato, quando si è liberato, ha pigiato il tasto per avvisare che era disponibile. Così è …il piccolo potere

  3. marisasalabelle ha detto:

    Mi ricordo una volta, anni fa. Il mio preside di allora mi mandò da un impiegato della segreteria perché scrivesse a computer un comunicato di poche righe. Lui stava leggendo un libro, mi guardò con un sospiro e mi disse: vediamo se ce la faccio entro stamani. A me letteralmente uscì di bocca: ma se ci vuole un minuto! E lui si mise lì e lo fece…

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