«Bisogna processarlo!»
«Sì, bisogna processarlo, non può farla franca!»
«Ha tenuto dei poveri migranti in ostaggio, sul ponte di una nave, per giorni e giorni!»
«Che crudeltà!»
«Che improntitudine!»
«Eppure ho un dubbio…»
«Dimmi!»
«Mi sembra… non vorrei sbagliare… ma noi eravamo d’accordo con lui, o sbaglio?»
«No, no, nel modo più assoluto! Noi non ne sapevamo niente, io poi dovevo avere il cellulare scarico, in quei giorni…»
«Allora mandiamolo a processo. C’è giusto la riunione di giunta, stasera.»
«Oh, che peccato. Mi sa che non posso partecipare. Tu vai?»
«Io no! Che poi lui fa la vittima… lo conosci… il nuovo Silvio Pellico…»
«È vero! Finisce che vince le elezioni, a furia di far l’eroe. Io non lo permetterò!»
«Neanch’io! Che ci si mandi da sé, a processo, se proprio ci tiene!»
Marisa Salabelle
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Come Le ho scritto qualche giorno fa, ritengo che il processo della nave Cesaretti abbia una sentenza di condanna già scritta, quindi mi ha stupito moltissimo l’invito di Salvini a votargli contro. Evidentemente è sicuro che la maggioranza non seguirà quest’invito per non farlo passare da martire, ma sta comunque giocando con il fuoco. L’ultima volta che ha fatto una mossa bizzarra perché era sicuro che gli altri avrebbero reagito in un determinato modo (alludo ovviamente a quando fece cadere il governo) non gli è andata benissimo…
Vuol fare l’eroe… poi indice lo sciopero della fame… infine va in giro a suonare i campanelli come un monellaccio di 13 anni. In questi casi non capisco se sia la Bestia a consigliargli le peggiori mosse o se siano farina del suo sacco. Eppure lo dovrebbero sapere che il troppo stroppia!
Comunque la nave si chiama Gregoretti…
Io invece ritengo che farsi notare molto spesso sui social sia diventato fondamentale per un politico. Ad esempio, Nicola Zingaretti twitta pochissimo, e quando lo fa scrive delle banalità del tipo “Ricordiamo Fellini nel centenario dalla nascita”, oppure “Oggi è il Martin Luther King Day, le sue battaglie hanno cambiato in meglio il nostro mondo”. Che speranze ha di fare colpo su un ventenne un politico così? Salvini invece farà pure dei tweet demenziali, ma intanto ha costruito un personaggio. E tra un politico evanescente e un personaggio, è facile capire cosa va a scegliere un elettore indeciso…
Sì, questo lo so, Zingaretti cerca una sobrietà che magari è encomiabile ma che non lo aiuta a farsi conoscere. Tuttavia secondo me quando si esagera il pubblico a un certo punto si sdegna. Renzi era popolarissimo e dopo poco è stato odiatissimo e, sebbene io come sai non l’abbia mai amato, era certo migliore di Salvini. Salvini è un personaggio con date caratteristiche, ma deve stare attento perché può stufare e la gente oggi non resta fedele a un leader per la vita. Ritengo poi che con la vicenda del citofono abbia veramente commesso un’azione indegna
Salvini ha già tutti i voti degli estremisti, ma per vincere ci vogliono anche i voti dei moderati e dei benpensanti (categorie che in parte coincidono). Ebbene, se c’è una cosa che i benpensanti odiano più del sesso è sicuramente la droga. Di conseguenza, quando Salvini si è ritrovato per le mani un’occasione d’oro di far colpo su quella fetta di elettorato facendo leva sulla sua fobia per la droga, non ci ha pensato 2 volte e l’ha colta al volo. E’ un’azione che non esito a definire cinica, ma per la quale non riesco a indignarmi. Probabilmente perché le vittime non sono state arse sul rogo, e non sono certo candide come un giglio.
Ma stai scherzando? Quella che ha commesso è una violazione di qualsiasi diritto del cittadino. Senza avere nessun titolo per farlo, è andato a casa di una persona, sulla base di sentito dire, con uno stuolo di giornalisti, e ha messo alla gogna quella persona, che magari non è neanche uno spacciatore, ma se anche lo fosse, avrebbe comunque dei diritti!
Se di quella persona si conoscessero nome, cognome e indirizzo, allora sarebbe effettivamente una gogna. Ma ho letto di questa notizia ovunque, e nessun giornalista ha in mano queste informazioni: si parla genericamente di una famiglia di tunisini che abiterebbe in quella casa.
Inoltre, Salvini non ha detto “Tu sei uno spacciatore”, ha detto: “Mi è arrivata questa voce, può smentire?”. Intendiamoci, l’azione resta censurabile, ma queste sfumature cambiano molto le carte in tavola: se viene preservato l’anonimato della vittima e dalle labbra di Salvini esce una domanda anziché un’accusa, tutto sommato non è successo nulla di gravissimo. Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
No, mi spiace, non sono assolutamente d’accordo. Questo è squadrismo bello e buono!
Ha fatto il bis: http://www.ilgiornale.it/news/politica/modena-altro-blitz-salvini-spaccio-chiudete-negozio-1815873.html
Ormai è andato… spero solo che succeda come ad agosto, che le sue trovate gli si rivoltino contro
A Dritto e rovescio hanno appena fatto vedere ciò che è successo ieri ad Annarita Biagini, la donna che ha segnalato a Salvini la famiglia di tunisini spacciatori: le hanno sfondato i vetri della macchina con 2 mattoni e hanno sparato alla saracinesca del negozio del marito. Ma naturalmente è per i diritti violati di questi galantuomini che dovremmo indignarci…
No, ti sbagli: chi le ha fatto questo ha commesso un grave crimine. Se veramente quella donna ha snidato dei delinquenti ha rischiato grosso. Ma questo conferma il mio assunto: cioè che i crimini si perseguono nelle sedi giuste, coi mezzi legali, e non con le fanfaronate alla Capitan Fracassa. Salvini non ha solo violato i diritti dei tunisini, che come tutti devono essere indagati e giudicati da chi ne ha la competenza, ma ha anche messo in pericolo la delatrice, che infatti ha pagato le conseguenze di quella bravata.
Le do ragione su un punto: Annarita Biagini si è voluta guadagnare il suo quarto d’ora di celebrità (perché se avesse chiesto a Salvini e ai giornali di tacere il suo nome l’avrebbero sicuramente accontentata), ma non ha tenuto di conto che lo stava facendo sulla pelle di persone vendicative, che infatti non hanno tardato a manifestare il loro disappunto. La signora se l’è cercata? Assolutamente sì. E ringrazi Iddio che si sono limitati a questi gesti intimidatori.