Tutto bene

Non c’è niente di meglio, per l’ultimo dell’anno, di una bella risonanza magnetica. Un piacevole rituale che ti aiuta a rilassarti e a predisporti nel migliore dei modi ai festeggiamenti. Oltre che un simpatico modo di spendere quei 213 euro che ti avanzavano. Mi sdraio sul lettino e il tecnico mi avvolge con una cintura che peserà una tonnellata giusto giusto sul mio addome.
«Non soffre di claustrofobia, vero?»
«No, per nulla.»
«Lo sa che è rumorosa?»
«Sì, sì, lo so, l’ho fatta altre volte…»
«Bene, comunque metta queste» e mi calca sulle orecchie delle gigantesche cuffie. Mi mette in mano una peretta che dovrò premere in caso di emergenza, mi raccomanda di non muovermi e andiamo. Entro nel tubo, respiro regolarmente come mi è stato ordinato, resto ferma immobile, inizia il rumore. Clang, clang. Toc toc toc, tritritri, bang, sbam. Apro e chiudo gli occhi: non devo muovermi. Clang, clang, clang. Sento caldo addosso ma i piedi, che sono rimasti fuori, sono freddi. Non devo muovermi. Vrrr, vrrr, vrrrr. Inizia a farmi male la schiena. Non devo muovermi. Clang, clang, CLANG. Bom. Ho le mani informicolite. Non devo muovermi. NON DEVO MUOVERMI. TUUUUUUUUUUUUUUUU…
«Ora usciamo, signora. Signora, tutto bene?»