Non avevo mai visto le strade di Pistoia così piene come per la manifestazione Fridays for Future. Forse, se torno indietro a certi Primo maggio della mia infanzia… ma da un bel pezzo non si vedeva una gran massa di gente mobilitarsi in questa nostra cittadina che molti definiscono “sonnacchiosa”. E giovani. Moltissimi giovani, con la faccia pitturata, coi capelli colorati e con cartelli e gadget fai da te.
E naturalmente i commenti si sono sprecati:
«O non farebbero meglio a stare a scuola?»
«Venerdì sciopero, sabato per riposarsi e domenica festa… bella vita, eh?»
«Mi ricordo, quando andavo a scuola io… sciopero! E tutti fuori, senza nemmeno sapere il perché. Una giornata di vacanza assicurata!»
«Bene scioperare, ma allora perché non iniziano ad andare a scuola a piedi, a mangiare insalata e a spegnere quei dannati smartphone?»
E voi, perché non chiudete la vostra boccaccia, una buona volta?
Marisa Salabelle
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Quanto sono vecchi dentro questi signori che, quando erano giovani loro, hanno preso tanti sei politici. Che barba! Meno male che questi ragazzi manco li sentono e, sentendoli. se ne infischiano. Giustamente.
Sono d’accordo!
Le emissioni di CO2 sono in massima parte colpa delle industrie, i consumi dei singoli cittadini influiscono molto meno. E infatti la protesta degli ambientalisti, per quanto da me condivisa, difficilmente porterà a risultati concreti finché non verrà ideato e adottato un sistema economico – industriale che prescinda dall’inquinamento. Non che lo riduca (a questo si è già pensato): che prescinda da esso.
Ad esempio, 4 giorni fa 66 paesi membri dell’ONU hanno giurato di arrivare a quota zero emissioni di CO2 entro il 2050, ma non hanno ancora uno straccio di idea su come raggiungere quest’obiettivo così ambizioso. Sarebbe come se io dicessi che andrò a cena con Sharon Stone entro Dicembre senza aver ancora contattato il suo agente, messo i soldi da parte e comprato il biglietto per Hollywood: prima crea le condizioni perché una determinata cosa avvenga, e soltanto dopo ti puoi sbilanciare a fare un annuncio così roboante.
La politica molto spesso è solo annunci. Questi giovani vorrebbero proprio spingere la politica a prendersi delle responsabilità riguardo al problema clima-ambiente… ecc… ma mi fa rabbia il fatto che tanti soloni sui media (persone qualunque) inveiscono contro i giovani accusandoli di predicare bene e razzolare male, essere consumisti, spreconi etc. Sarà pur vero, ma chi li ha allevati?
E’ del tutto normale che gli adulti vedano con timore quest’inaspettata ripresa dell’attivismo giovanile, e cerchino di delegittimarne sia la leader che i singoli componenti. Alcuni infangano Greta anche per invidia, per il motivo che Le ho spiegato nel Suo post precedente. Ma più pericoloso della delegittimazione è lo sberleffo, la volontà di ridicolizzare il movimento con epiteti insultanti come Gretina e gretini: nel momento in cui Greta smette di venire percepita come una figura autorevole e viene derubricata a semplice fenomeno da baraccone, a quel punto rischia di esaurirsi sul nascere tutta la portata rivoluzionaria del suo movimento.
Anche Salvini ha colto quest’aspetto: infatti all’inizio attaccava i migranti sottolineando ogni singolo reato da loro commesso, poi è passato a dileggiarli, perché aveva capito che era una tattica più efficace. L’espressione “Una risata vi seppellirà” è profondamente vera, perché non c’è niente di più mortifero e squalificante della ridicolizzazione.
Penso però che con Greta questa tattica non funzionerà, perché secondo me i giovani non abboccheranno
Sono d’accordo. E poi ci vuole molta moderazione quando si attacca qualcuno, perché altrimenti si rischia di farlo passare per un perseguitato, e quindi di aumentare la simpatia di cui gode anziché diminuirla: Greta invece ha ricevuto attacchi tutt’altro che moderati, e quindi per il momento i suoi detrattori stanno facendo il suo gioco. Speriamo che vada avanti così. Grazie per la risposta! 🙂