A me Greta Thunberg sta simpatica. Eppure io non sono tanto suggestionabile dalle figure carismatiche, specie se si tratta di ragazzette che hanno tipo un quarto dei miei anni. Però questa ragazza, che da un giorno all’altro si è inventata di scioperare per il clima, e l’ha fatto per diversi venerdì di fila, sola sola, seduta per terra col suo cartellone accanto, fino a che altri ragazzi non hanno imitato il suo esempio, mi piace. Mi piace il suo essere mingherlina e sembrare più piccola della sua età, mi piace il suo muso lungo, la sua fronte corrucciata, la sua voce fremente che osa dire l’indicibile. «Come osate!», con un tono da profetessa biblica. Con la sua determinazione, la sua tenacia, il suo cipiglio è riuscita a farsi milioni di seguaci e non è né bella, né fashion, né sexy. Grazie a lei milioni di ragazze e ragazzi in tutto il mondo stanno cominciando a muoversi. Ci voleva una bambina, per di più con la sindrome di Asperger, per dire a voce alta: Il re è nudo!
E non capisco tutti quelli che le danno addosso. Ovvero, posso capire quelli a cui il successo di Greta e della sua protesta dà realmente fastidio: grossi imprenditori, finanza internazionale, leaders mondiali. Ma questi ultimi hanno trovato un loro sistema per cercare di neutralizzarla: la invitano, la fanno parlare, la elogiano. E poi amici come prima.
No, io parlo della gente normale, che avrebbe tutto l’interesse a pretendere politiche drasticamente innovative che aiutino a salvare l’abitabilità del pianeta. A chi piacciono, dopotutto, l’inquinamento, i gas serra, la plastica che inquina gli oceani, i ghiacciai che si sciolgono, i rifiuti che non si riesce più a smaltire? No, ma questa gente, invece di rallegrarsi per il fatto che sia pur tardivamente sta nascendo una consapevolezza diffusa sulla gravità del problema ambientale, ha da ridire sulla scarsa avvenenza di Greta, sulla sua malattia, sull’eventualità che sia manipolata da forze oscure che vogliono… già, che vogliono, poi?
«Greta è una marionetta!»
«Si vede lontano un miglio che è teleguidata.»
«Con quella faccia poi!»
«Quelle treccine!»
«Si vede che non sta bene.»
«Non sorride mai…»
Invece no. Qualche volta Greta sorride. E quando lo fa è proprio carina. Tiè.
Marisa Salabelle
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Archivi
- gennaio 2021
- dicembre 2020
- novembre 2020
- ottobre 2020
- settembre 2020
- agosto 2020
- luglio 2020
- giugno 2020
- maggio 2020
- aprile 2020
- marzo 2020
- febbraio 2020
- gennaio 2020
- dicembre 2019
- novembre 2019
- ottobre 2019
- settembre 2019
- agosto 2019
- luglio 2019
- giugno 2019
- maggio 2019
- aprile 2019
- marzo 2019
- febbraio 2019
- gennaio 2019
- dicembre 2018
- novembre 2018
- ottobre 2018
- settembre 2018
- agosto 2018
- luglio 2018
- giugno 2018
- maggio 2018
- aprile 2018
- marzo 2018
- febbraio 2018
- gennaio 2018
- dicembre 2017
- novembre 2017
- ottobre 2017
- settembre 2017
- agosto 2017
- luglio 2017
- giugno 2017
- maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- maggio 2016
- aprile 2016
- marzo 2016
- febbraio 2016
- gennaio 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- gennaio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- settembre 2012
Categorie
Meta
Solo la gente frustrata, incapace e invidiosa delle iniziative altrui, quella menefreghista o incapace di azioni sociali lodevoli, può dare aria alla bocca per dire certe stronzate… E più è consapevole della propria pochezza, della propria inutilità, più cerca difetti (spesso inesistenti) negli altri. Purtroppo sono in tanti, diciamo l’80 percento della popolazione mondiale? Sì, lo so, ho scarsa fiducia nel genere umano.
No, direi meno, solo molto rumorosi
Sono totalmente d’accordo, la gente diventa tremendamente invidiosa quando qualcuno raggiunge dei risultati straordinari. Soprattutto se a raggiungerli è una persona qualunque, perché rivela che il successo è davvero alla portata di chiunque, e quindi se sei un fallito è soltanto colpa tua.
In Italia poi quest’invidia è particolarmente profonda. Pensiamo ad esempio alla povera Elisabetta Canalis: quando conquistò uno degli uomini più belli del mondo, la reazione più naturale degli italiani sarebbe stata quella di gioire per una loro connazionale, che era riuscita laddove metà delle attrici di Hollywood aveva fallito. E invece cosa successe? Che gli italiani non fecero altro che gettare insinuazioni sulla loro storia, dicendo che Clooney faceva finta di stare con lei per coprire la propria omosessualità, e che la Canalis stava al gioco per avere visibilità. Una storia inventata di sana pianta, che si sparse a macchia d’olio non perché la gente ci credesse, ma perché faceva piacere un po’ a tutti il fatto di aver trovato un modo per “sporcare” il successo della Canalis. Tra l’altro, per rovinarle la festa avevano scelto davvero un pettegolezzo poco credibile: un attore poteva sentire il bisogno di coprire la propria omosessualità 50 anni fa, ma adesso la cosa è ampiamente accettata. Insomma, una vera piccineria.
E’ successa la stessa cosa a Francesco Gabbani. Neanche 24 ore dopo la sua vittoria a Sanremo, i soliti professionisti della critica avevano già sfornato due accuse di plagio: il testo di “Occidentali’s Karma” sarebbe copiato da una canzone di Battiato, l’idea del gorilla dal video di un cantante della stessa casa discografica di Gabbani. E se anche fosse? Sarebbero comunque dei plagi non clamorosi, niente per cui valga la pena di innescare la macchina del fango. Ma il punto è proprio questo: agli italiani PIACE innescarla, e quindi non sentono neanche più il bisogno di trovare un pretesto credibile, ogni scusa è buona per demolire il vincente del momento.
Il plagio è plagio, se veramente Gabbani ha copiato il testo ha commesso un reato. Francesco De Gregori, per aver fatto, tanti anni fa, una canzone in cui usava, chiaramente in forma di citazione, la frase “prendi questa mano, zingara”, da una vecchia canzone di Iva Zanicchi, fu accusato di plagio e dovette ritirare il disco e ripubblicarlo senza quel brano!
La Zanicchi è sempre stata molto permalosa. Ricordo che anni fa Benigni le dedicò un monologo comico, e lei anziché ringraziarlo per la pubblicità fece fuoco e fiamme su di lui, dicendo che per colpa di Benigni aveva perso Sanremo e i suoi nipoti si vergognavano ad andare a scuola perché venivano presi in giro dai compagni (peraltro, molti di quei bambini probabilmente non sapevano neanche che i loro compagni fossero nipoti della Zanicchi).
Per non parlare di quando fu trombata alle elezioni europee: anche lì fuoco e fiamme contro gli elettori brutti e cattivi che non avevano espresso la loro preferenza per lei.
Detto questo, quello di Gabbani era soltanto un esempio. Del discorso generale cosa ne pensa?
Che bella foto! Ne cerco una anche io per mio post, altrimenti prendo questa.
L’ho presa da internet
Stamattina a Pistoia c’è stata una grande manifestazione, era tantissimo tempo che non vedevo una manifestazione tanto partecipata nella nostra città
Io giuro che ancora non ho capito di questa storia di Greta attrice, Greta manipolata…ma che vuol dire? Perchè non dovrebbe essere possibile che una persona “qualsiasi” vada a dire quello che dice lei e che tra l’altro non sta inventando niente?
C’è gente che vede sempre qualcosa di sospetto dietro iniziative positive e disinteressate: “non può essere”, “ci dev’essere qualcosa dietro”: così per Greta come per le ONG o per chi va a fare cooperazione internazionale e magari ci rimette la libertà o la pelle…