Ultimo incontro per il corso estivo di inglese “conversation”. Roseanne, come al solito, ci chiede conto di quello che è successo in questi ultimi quindici giorni: hmm… Our governement is in crisis and isn’t in crisis… a ship with more than one hundred migrants sank… Boris Johnson is the new prime minister in Britain… è incredibile come le news tendano a venir dimenticate in fretta, soprattutto se si deve far lo sforzo di tradurle in inglese. Roseanne, invece, lei è implacabile, sa tutto, conosce ogni notizia nei dettagli, è un fenomeno quella donna.
E voi, cos’avete fatto in questo periodo? What did you do?
Risponde Mariangela, una che se la cava discretamente. «I read two books» inizia. Brava! Fa piacere trovare gente che legge. «The summer (accipicchia, pure in inglese se li è letti!) when they killed Efisia Caddozzu…»
A sentire quel nome familiare mi riscuoto: stiamo parlando della mia Efisia? Mariangela mi strizza l’occhio e continua: «…and The last of the Santi!»
Marisa Salabelle
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❤😘❤
Boris Johnson è un perfetto esempio di come deve essere (o almeno mostrarsi) un politico oggi per avere successo. In altri tempi un uomo con la sua zazzera scompigliata non sarebbe stato eletto neanche come consigliere comunale, figuriamoci come primo ministro: oggi invece vanno di moda gli “uomini del popolo” (veri o presunti), quelli che potresti incontrare in salumeria e invece occupano un posto d’onore nella stanza dei bottoni. Di conseguenza più hai i capelli spettinati, la camicia sbottonata e la barba sfatta e più sei ganzo.
Io invece Boris Johnson lo apprezzo soprattutto per un altro motivo: ha escluso categoricamente l’ipotesi di un secondo referendum. Mi si rizzavano i capelli soltanto a sentirne parlare: se il popolo ha preso una decisione i politici devono rispettarla, non indire un referendum dietro l’altro finché gli elettori non votano come piace a loro. Sarebbe stato un precedente gravissimo, e per fortuna Boris Johnson ha evitato che si creasse.
Oggi vanno di moda i pazzi…
In linea di principio, sull’eventualità di un secondo referendum sono d’accordo con te; nella pratica, sono ragionevolmente certa che gli inglesi si siano andati a ficcare in una situazione che non porterà loro che danni (e ne porterà anche a noi)
Insieme ai danni porterà agli inglesi anche una delle cose più belle che ci siano al mondo: la libertà. Perché oggi far parte dell’Unione Europea significa essere schiavi della Germania e della Francia. Gli inglesi l’hanno capito e hanno agito di conseguenza, pur essendo consapevoli delle conseguenze. E hanno fatto benissimo, perché la libertà non ha prezzo.Grazie per la risposta! 🙂
Noi siamo già un danno a sè… 😀