Bella la montagna, bello il territorio, e belle anche le feste paesane, le sagre, le ricostruzioni storiche… d’estate è tutto un pullulare di iniziative di questo genere, paese che vai tortello che trovi, io poi adesso sono diventata una specie di paladina dell’Appennino…
Ma c’è qualcosa che mi fa drizzare le orecchie, mentre assisto all’ennesima rassegna dei prodotti del territorio.
«Abbiamo il dovere di tutelare i nostri prodotti, di salvaguardarne la genuinità. L’olio delle nostre colline, il formaggio delle nostre pecore e delle nostre mucche, i funghi dei nostri boschi… E infine la castagna, la regina dell’Appennino, il cibo dei nostri antenati. Perché siamo quello che mangiamo, e il cibo che per generazioni ha nutrito la nostra gente è la nostra identità, è il nostro DNA!»
Heil Hitler!
Marisa Salabelle
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Mi fai morire 😄
Tu scherzi, ma c’è davvero un fondo nazista, spero inconsapevole ma ugualmente pericoloso, nelle parole che ho riportato e che ho sentito con le mie orecchie
A me piace tutto! Non sono di razza pura. Ma chi se ne frega. Che diciamo allora degli italianissimi pomodori che ebbero origini sudamericane?
Infatti! La storia dell’Italia è la storia di un continuo meticciamento… e del resto l’intera storia dell’umanità lo è!
Succede, scrivono “slogan” che a volte potrebbero essere parole giuste, creative, virtuose, armoniose con la poesia della Vita, della Natura, della Morte, in difesa dei diritti e doveri di identità di zona, di origini, di bio-diversità unica ed irripetibile ma a volte le mescolano a frasi ormai fatte e finite, di probabile origine scientifico-nazista, direi non frugali ma anche e soprattutto, non reali così come troppo non reale è la società in cui viviamo, perché non è così assoluto che siamo ciò che mangiamo ed il DNA, acronimo che possiamo imparare sin da piccoli, è in realtà un mistero infinito, non acronimizzabile, oppure è addirittura altro rispetto ciò che ci raccontano, dunque mi sono inoltrato in un argomento delicato e profondamente problematico…
Buongiorno, buon lavoro! ❤ … ❤
Già! Io sono un po’ allergica a tutto ciò che riguarda tradizione, costume, usanza, radici, territorio, DNA… proprio perché senza parere, sembrando di salvaguardare cose importantissime, non lo nego, si avalla un certo concetto di appartenenza al suolo, di etnia, di patrimonio genetico, che è strettamente imparentato col nazismo