No, ragazzi, non è così. Salvini non è quello stolido, cinico crapulone che sembra. È la Bestia, il team di esperti della comunicazione che gestisce la sua immagine pubblica che lo fa così. Loro sono convinti che un Salvini sempre intento a ingozzarsi di cibo spazzatura sia esattamente quello che il pubblico vuole, e a giudicare da come il pubblico reagisce, direi che hanno ragione.
Prendete il post di stamattina, quello dove lui addenta una fetta di pan carré spalmata di Nutella. Lui non lo voleva fare assolutamente. È stata la Bestia che gliel’ha imposto, e lui ha dovuto adeguarsi.
Era molto preoccupato, Salvini. Lui è il ministro dell’Interno, capite. E sapeva benissimo quello che era successo a Pesaro, di un collaboratore di giustizia che era stato ammazzato nonostante fosse sotto protezione. E mentre si logorava e passava la notte insonne pensando a come potesse essere accaduto un fatto simile, ecco che poco dopo le tre gli telefonano per avvertirlo che c’è stato un terremoto nel catanese. Porca miseria! Salvini si è dato da fare tutta la notte, a organizzare soccorsi e a impartire ordini. Si è scolato tazze su tazze di caffè per tenersi sveglio, ma non è riuscito a ingerire nemmeno una briciola di cibo solido. Gli si era chiuso lo stomaco. Senonché, stamattina, la Bestia gli ha telefonato.
«Che c’è? Non lo fai un tweet sulla colazione, oggi?»
«Ho altro per la testa, guardate. E poi non mi sembra il caso.»
«Non ti sembra il caso? Lo diciamo noi quando è il caso o non è il caso!»
«E poi, veramente… non ho fatto colazione, stamattina. Non mi va giù nulla.»
«E allora? Non devi mica mangiare veramente! Ti fai il selfie e poi puoi buttare via tutto, per quel che ce ne frega a noi!»
«E va bene, facciamolo ‘sto selfie… cosa devo postare?»
«Per oggi è previsto pane e Nutella. Colazione leggera ma golosa. Sei uno di loro, ricordatelo sempre!»
«D’accordo…»
E così, a malincuore, Matteo si è costretto a sorridere felice, con la sua fettina di pan carré in mano. Ma il suo cuore sanguinava, sappiatelo.
Marisa Salabelle
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«Sei uno di loro, ricordatelo sempre!»… ecco la tragedia vera: “loro”
In Italia capita un evento più o meno gravemente luttuoso ogni pochi minuti. E’ inevitabile, in un paese con 60 milioni di abitanti. Di conseguenza, se i personaggi pubblici (politici e non) dovessero mostrare sobrietà ogni volta che succede qualcosa di grave in Italia, allora non potrebbero mai mangiare una fetta di pane con la Nutella, camminare mano nella mano con il proprio partner, concedersi una serata al cinema o in pizzeria. Dovrebbero rassegnarsi ad una vita da monaca di clausura, praticamente. E questo, oltre ad essere profondamente ingiusto, sarebbe anche il trionfo dell’ipocrisia. Di conseguenza Salvini ha il diritto di mangiarsi il pane con la Nutella quando gli pare e piace, senza aspettare un giorno senza brutte notizie (che non arriverà mai) per condividere la notizia con i suoi followers. Ci sono mille fondati motivi per criticarlo, ma su questo lo difendo a spada tratta.
Non si tratta di mangiare o meno la Nutella, si tratta dell’opportunità di postare selfie di quel tenore, specialità in cui per altro Salvini è maestro, in concomitanza con notizie gravi che dovrebbero coinvolgerlo in prima persona essendo lui il ministro dell’Interno. Non dico che come il papa debba sempre dichiarare di essere addolorato per ogni evento drammatico, capisco anch’io che questa sarebbe ipocrisia, si tratta di capire se è il caso o no che un uomo pubblico mostri questo suo aspetto privato e anche piuttosto volgare senza rispetto alcuno per il ruolo che ricopre e per i cittadini che gli sono affidati. So che questa di Salvini è una precisa strategia che finora gli ha portato sempre bene, ma verrà un giorno in cui sempre più persone si stuferanno di vederlo addentare panini e tracannare birra in qualsiasi circostanza
Salvini pubblica le foto ciò che mangia (piatti rigorosamente poveri) per dare l’impressione di un politico vicino alla ggente (volutamente con 2 G), che potrebbe mangiare caviale e champagne e invece addenta un panino col salame, che potrebbe andare alla prima della Scala e invece preferisce farsi un bel birrozzo davanti alla partita. In un periodo storico di rivolta della popolazione mondiale contro le caste e le élites, per un politico è fondamentale annullare la distanza tra le istituzioni e i cittadini, e mostrarsi il più possibile un “uomo del popolo.” Agli occhi dell’italiano medio un post del tipo “Stasera tortelli di zucca!” rimane molto più impresso di qualsiasi dato sullo spread. E’ per questo che la sua strategia mediatica ha avuto un successo strepitoso, e a mio giudizio non sarà effimero. Ma sarei lieto di venire smentito, perché quest’aspetto della sua persona lo trovo stucchevole anch’io.