I fioretti della santa Marisa

La santa Marisa si trova nel suo studio, immersa nelle sue orazioni intenta a navigare su internet. Improvvisamente avverte un olezzo che non è di violette. Scende al piano di sotto, attraversa l’ingresso, entra in salotto, annusando come un segugio. Infine va nel tinello e, a un metro dalla porta finestra spalancata che immette nel cortile, vede un’immensa chiazza di pipì canina. Con santa pazienza la santa Marisa riempie il secchio d’acqua e di detersivo per pavimenti, si arma di straccio e spazzolone e pulisce il pavimento lodando il Signore: ivi è perfetta letizia.
La santa Marisa entra in salotto, dove il suo amato e immortale cane passa gran parte delle giornate sonnecchiando sul divano. L’odore è forte, inconfondibile, e la santa Marisa, sempre ringraziando il Signore, esamina il pavimento metro per metro alla ricerca di pozzanghere, ma non ne trova. «Sarà questo vecchio cane che puzza di suo, che Dio lo benedica!» Finalmente un effluvio particolarmente acuto proveniente dall’altro divano, quello su cui il cane non sta riposando, quello su cui si siede solitamente lei per guardare la TV la sera dopo cena, la mette sulla retta via: proprio al suo posto la cara bestiola ha lasciato un ricordo. La santa Marisa toglie il copridivano e sfodera il cuscino, mette tutto in lavatrice non dimenticandosi di lodare il Signore. Ivi è perfetta letizia.

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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2 risposte a I fioretti della santa Marisa

  1. tramedipensieri ha detto:

    Che letizia…unita ad una santa pazienza 😀

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