“In otto giorni scrissi un romanzo di duecento pagine dall’insolito titolo Il lugubre, in cui raccontavo avvenimenti che non sarebbero assolutamente potuti accadere. Inventai per questo testo la nuova tecnica “iporealistica”. Dove anche le scene più banali contenevano dosi di inverosimile”.
View original post 1.401 altre parole
Che piacere, tutto questo….
🙂