La mattina seguo una routine ormai consolidata. Alle sette e quaranta, svolte tutte le necessarie incombenze e bevuto il caffè, sono pronta per uscire. Cerco nella borsa le chiavi della macchina e gli occhiali, prendo il trolley con i libri e tutto quello che mi serve per far lezione, esco di casa, salgo in macchina…
È solo quando scendo dall’auto per andare a comprare il giornale che mi accorgo di non avere la borsa. Portafogli, documenti, chiavi di casa, cellulare. Rinuncio al giornale e vado a scuola. Là trovero l’anima buona di qualche collega che mi presterà il cellulare in modo che possa telefonare a mio marito. Faccio il numero di casa ma non risponde nessuno: dev’essere già uscito. Provo a chiamarlo al cellulare, ma… qual è il suo numero? Mi rendo conto di non conoscere a memoria nessun numero di cellulare di persone che potrebbero essermi d’aiuto in questo frangente: certo, la carta SIM si ricorda tutto, non è più necessario che noi umani memorizziamo i numeri di telefono. Tranne che in casi come questo. Con molto impegno mi faccio tornare alla mente una sfilza di cifre: saranno quelle giuste? Mi risponde una signora…
Niente, vado in classe, ho compito, a come riavere la borsa ci penserò dopo. Meno male che tutto il materiale è nel trolley. Ecco i fogli con le domande a risposta multipla, li devo distribuire alternando Fila A e Fila B. E come mai sono tutti Fila B? Ho sbagliato a fotocopiare? Okay, facciamo di necessità virtù, do i compiti ai ragazzi sperando che non si accorgano che sono tutti uguali.
E il compito speciale per Carlo, che è già stato interrogato e deve solo fare l’analisi del testo? Dove l’avrò ficcato?
Neuroni, miei cari, amati neuroni, dove siete? Perché mi avete abbandonato?
Marisa Salabelle
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Alcune volte noi facciamo tutto di fretta e non ci accorgiamo di questi errori . Spesso non è colpa dei nostri neuroni ma da noi che facciamo le cose con fretta e non con calma .
No, no, sono i neuroni… te lo dico io…
Questo post mi ha fatto sorridere. Quando ero piccolo avevo imparato un’intero film a memoria, ora che come lavoro faccio il centralinista ho imparato a memorizzare i numeri di cellulare senza problemi. Quando devo chiamare una persona spesso e volentieri non guardo nemmeno la rubrica, digito il numero direttamente.
Ti posso dare solo un consiglio: non cercare di memorizzarti il numero in quanto tale ma cerca di visualizzarlo sulla tastiera, spesso i numeri digitati sulla tastiera creano una forma, chi un 4 rovesciato, chi un flag, chi un quadrato.
Per risalire ad un numero ho bisogno di vedere la tastiera e non ricordo il numero, lo ricostruisco.
Lo so sembra una cosa ridicola da “A beautiful mind” ma ti assicuro che aiuta.
Un’estate ho provato a fare un gioco e vedere quanti numeri di cellulare ricordavo e ti assicuro erano tanti!!!!
Eh, caro mio! Quand’ero giovane come te anch’io sapevo a memoria i numeri di telefono di tutti i miei amici e anche le targhe delle loro automobili. Quando ero una giovane mamma sapevo a memoria interi stralci di Biancaneve e i sette nani della Disney e parecchi dialoghi di Ritorno al futuro. Per non parlare di poesie, canti della Divina Commedia, brani di romanzi…
Alcune di queste cose le ricordo ancora. Altre le ho perse. E memorizzare testi nuovi è difficilissimo.
E alla fine ho scoperto che esistono anche professoresse fans di ritorno al futuro 🙂
“E allora dimmi, ragazzo del futuro, chi è il presidente degli Stati Uniti?”
Marty :”Ronald Reagan!”
Doc:”Ronald Reagan? L’attore?!!!! E il vice presidente chi è Jerry Lewis? Suppongo che Marilyn Monroe sia la first Lady e John wayne il ministro della guerra!!! Buonanotte ragazzo del futuro”
Ok, devo frenarmi!!! Se mi lascio prendere rischio di trascrivere l’intera sceneggiatura
Grande Giove!