Casus belli

«Marisa, tu che sei così saggia…»
Quando sento la collega Stefania parlare in questi termini fiuto sempre il trabocchetto. Le rivolgo un largo sorriso: «Dimmi!»
«In quinta, quando fai la prima guerra mondiale… tu glielo insegni il casus belli
«Intendi l’attentato di Sarajevo? Certo!»
«Lo so, lo so… ma quello che volevo sapere è: tu gliela insegni l’espressione casus belli
«In latino, dici? Mah, no, sui libri non viene più usata, e poi loro il latino non lo sanno…»
«E come dici?»
«L’occasione, l’episodio… non so, come capita.»
«No, perché casus belli… insomma, è un’espressione più appropriata, mi sembra.»
«Non ci bado un granché, Stefania. Piuttosto, mi raccomando: insisti su Weltanshauung, Erlebte Rede, pentacosiomedimni
«Pentacosiomedimni? Ma in quinta non facciamo mica storia greca!»
«Lo so, ma vuoi mettere come suona bene?»

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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2 risposte a Casus belli

  1. RobySan ha detto:

    E glielo spieghi che il De bello gallico non è l’autobiografia di Alain Delon?

  2. marisasalabelle ha detto:

    Magari la lascio in forse…

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