Elettrocardiogramma

Devo confessarlo: ho davvero una brutta scrittura. Quando andavo a scuola i miei compiti erano scritti in caratteri grandi e rotondi: persino i puntini sulle i diventavano dei cerchi, dei palloncini.
«Salabelle non ha il senso metafisico del punto», diceva la mia prof di lettere.
Ma già all’università la mia grafia aveva cominciato ad alterarsi; riempivo quaderni di appunti in caratteri sempre più minuscoli. Diventata adulta ho rimpicciolito ulteriormente la scrittura, la pi è diventata un trattino verso il basso, la ti un trattino verso l’alto, per non parlare delle emme e delle enne, un disastro. C’è da dire poi che l’uso del computer non incoraggia la bella calligrafia.
Purtroppo il mio lavoro mi impone di cimentarmi nella scrittura a mano durante la correzione dei compiti. E i commenti che scarabocchio a lato degli elaborati dei ragazzi sono spesso illeggibili.
Così, quando riporto i compiti corretti, è tutto un chiedermi, prof, ma che c’è scritto qui? Prof, non ci leggo.
Stamattina Alessandro, dopo aver contemplato a lungo il foglio con le sue risposte di letteratura, costellato di segni rossi e postille, mi fa:
«Professoressa, si capisce che lei quando ha corretto questi compiti ci ha messo il cuore!»
«Cosa te lo fa pensare?»
«Non lo vede?» dice indicando i miei sgorbi. «Sembra il tracciato dell’elettrocardiogramma!»

Informazioni su marisasalabelle

Sono nata a Cagliari il 22 aprile 1955. Vivo a Pistoia. Insegno. Mi piace leggere e scrivere.
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2 risposte a Elettrocardiogramma

  1. tramedipensieri ha detto:

    ahhah ahhah ahh
    scusa ma quando leggo questi tuoi scritti rido, sorrido…e a fine giornata mi fa star bene…

    buona serata
    .marta

  2. marisasalabelle ha detto:

    fa sempre piacere rendere felice il prossimo 🙂

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