Anche dopo la fine delle lezioni, per quanto questo possa apparire improbabile a tutti quelli che ce l’hanno a morte con noi docenti per i famigerati “tre mesi di vacanze”, i corridoi della scuola pullulano di gente che va e viene. Ci sono gli scrutini, ci sono gli esami, ci sono i corsi di recupero. La segreteria ti manda a chiamare perché devi consegnare i programmi e le relazioni, il preside ti manda a chiamare perché vuole discutere con te sulle classi che ti assegnerà il prossimo anno, in Comune c’è una riunione, in Provincia idem, bisogna presentare i progetti…
Mi fermo a fare due chiacchiere con la collega Luisa.
«Tu cosa gli hai dato ai tuoi come compiti per le vacanze?», mi chiede.
«Io? Niente. Io non do compiti per le vacanze.»
«Neanche a quelli di terza?»
«Neanche.»
«E libri da leggere?»
«Mah, senti… sul sito della scuola ho postato un elenco di consigli di lettura, se vogliono possono darci un’occhiata. Ma sono vari anni, ormai, che non assegno letture estive obbligate.»
«Ma come! E perché?»
«Perché tanto non leggono. E quando si rientra a scuola è tutto un affanno per farsi raccontare la trama da quei pochi che li hanno letti o per scaricare il riassunto da Wikipedia.»
«Lo so, ma insomma… non dar nulla da leggere…»
«Non dirmi che i tuoi leggono d’estate! E soprattutto, che leggono i libri che gli hai assegnato tu!»
«No, questo no. Non li leggono, ma insomma… io glieli do lo stesso.»
«E a che scopo?»
«Almeno si sentono in colpa!»
Marisa Salabelle
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Personalmente, credo di essere uno dei pochi adolescenti a cui piace leggere, malgrado questo mi è capitato di non leggere i libri che gli insegnanti danno per le vacanze ( salvo noia o inaspettato interesse per tale libro ) in quanto i miei gusti spesso divergono da quelli dei suddetti insegnanti ( tanto per dirne uno il fantasy non è apprezzato nell’ambiente scolastico 😦 ).
Allora, Gianni, comincia tu: dimmi cosa ti piacerebbe leggere, o cosa hai letto recentemente, o cosa stai leggendo attualmente. E ancora: potresti tu suggerire a me qualcosa da leggere…
Io le suggerisco l’ ultimo di Stephen King, “Joyland”. Non sono un grande fan dell’ autore, ma stavolta ha scritto un libro davvero bellissimo, adorabile anche per chi non ama né lui né il suo genere.
Premettendo che con il mio commento non volevo minimamente offenderla, ma solo evidenziare la differenza di gusti tra me e gli insegnanti, rispondo alle sue domande:
– Mi piacerebbe leggere i libri delle “Cronache del ghiaccio e del fuoco”, una serie fantasy di cui ho sentito parlar bene ( entro breve vado a far shopping )
– recentemente ho letto Shining, di Stephen King.. è il primo libro che ho letto di lui; riconosco che sa fare degli ambienti molto inquietanti, ma ciò rende la lettura leggermente “ansiosa” 🙂
– ..ecco.. ora.. suggerire a Lei qualcosa da leggere .. mi farebbe sentire un po’ arrogante, perchè anche se leggo volentieri prima di aver letto metà delle cose che ha letto lei, ce ne passa.. vabè, proprio perchè l’ha chiesto, penso che “Io robot” di Isaac Asimov sia un libro di fantascienza molto carino; è una serie di racconti di situazioni particolari venutesi a creare a causa del comportamento di certi robot ( ok, non lo so spiegare per niente bene )
Saluti
Caro Gianni, non mi hai offesa per niente, anzi, mi ha fatto piacere leggere i tuoi post. Devo ammettere candidamente che col fantasy ho poca confidenza; ho provato più volte a leggere Tolkien (Il Signore degli anelli) ma non ce l’ho proprio fatta! Proprio come dite voi ragazzi, non sono riuscita a smaltirlo. Ma so che esistono altri autori fantasy e so anche che a molti ragazzi questo genere piace, perciò… riproverò! Riguardo a Stephen King, alcune cose che ha scritto mi sono piaciute molto, altre meno: è comunque un grande scrittore, che sotto la parvenza dell’intrattenimento affronta problemi fondamentali come quello del Bene e del Male. Per lui i bambini sono coloro a cui spetta far trionfare il Bene. L’ultimo libro, a cui fa riferimento Wwayne, non l’ho letto, per ora. Quello sulla morte di John Kennedy mi ha un po’ delusa: ci sono indubbiamente delle parti suggestive, ma è prolisso e ripetitivo. I racconti di Io Robot li ho letti diversi anni fa. Ora non me li ricordo molto bene, ma li conosco e sono interessanti. Se ti piace la fantascienza prova con Bradbury o con Philip Dick. E ora, aspetto altri suggerimenti: lettori, datevi da fare!